Fiorentina-Udinese a porte chiuse: ecco perché

Nel decreto varato dal Governo divieto di pubblico per gli stadi non a norma. Ma nella valutazione dell'Osservatorio del Viminale saranno due i fattori principali per l'agibilità: i tornelli e le barriere. A Firenze mancano entrambi.
07.02.2007 20:59 di  Redazione FV   vedi letture
Oramai manca solo l'ufficialità, ma salvo schiarite e concessioni dell'ultimo secondo, assai remote per la verità, Fiorentina-Udinese si disputerà alle 15 e a porte chiuse. Il decreto varato dal governo per porre fine alla violenza negli stadi ha il sapore di una vera e propria mazzata sulle passate, e pessime, abitudini del calcio italiano. Niente più razzi e bengala, niente notturne, daspo fino a 7 anni e pene dai 5 ai 15 anni per chi minaccerà e attaccherà le forze dell'ordine anche con materiale pirotecnico. Un giro di vite necessario, dovuto ma al tempo stesso radicale, deciso, forse anche troppo. Almeno nei confronti di tutti coloro che allo stadio vanno solo per divertirsi, che detto per inciso rimangono la stragrande maggioranza degli appassionati di calcio. Ma il momento è troppo delicato per qualsiasi deroga, bisogna strambare e cambiare rotta. E tutti gli stadi non a norma con le misure di sicurezza non possono ospitare pubblico. Tra questi, ormai è risaputo, anche il glorioso "Franchi" di Firenze. Il decreto varato poche ore fa dal governo parla chiaro e nello specifico si concentra su due fattori di sicurezza indispensabili: i tornelli per il filtraggio dei tifosi e le barriere di sicurezza intorno all'impianto. Senza questi requisiti minimi lo stadio non può essere considerato a norma. Due fattori importanti che, va detto, rappresentano però il principale limite dello stadio fiorentino. I tornelli, già presenti in Curva Fiesole ma ancora da installare, latitano negli altri settori. Gli spettatori di Maratona, Curva Ferrovia e Tribuna, per intendersi, non sanno nemmeno come siano fatti. Le barriere di protezione? Qui il raffronto è ancora più desolante. Un po' come paragonare i volenterosi avversari che la Fiorentina affronterà in amichevole, il Sambuca, alle merengues del Real Madrid. Le barriere disposte intorno al Franchi hanno il bianco e il rosso dei segnali stradali, e infatti non sono altro che semplici transenne usate, in genere, dai vigili urbani o agli ingressi dei concerti. Una situazione che fa quasi tenerezza. Non alle istituzioni però. E così, com'è probabile, non è difficile intuire che domani l'Osservatorio del Viminale dica no al pubblico, anche solo abbonato, al Franchi. E non è difficile nemmeno prevedere che Fiorentina-Udinese sarà una delle partite più silenziose che il Campo di Marte abbia mai ospitato. Dopo quello che è successo tutti hanno invocato misure importanti che sappiano sradicare il male dal pallone. Ebbene, adesso ci sono. Adesso resta soltanto da rispettarle, cosa che non è stata fatta fino a oggi. Anche se la Fiorentina gioca e non è possibile incitarla, applaudirla, esaltarla. Anche se a pagare, almeno per domenica, sono milioni e milioni di civili tifosi. Anche se altrove, nella capitale per esempio, lo stadio a norma non ha certo garantito né sicurezza né tantomeno civiltà. Troppo gravi i fatti di Catania per fare finta di nulla. Tanto tuonò che piovve.