FIORENTINA, Due trasferte dopo due capitomboli
Due trasferte di fila attendono la Fiorentina, domani a Bergamo e mercoledì in Coppa Uefa con i norvergesi del Rosenborg. Una Fiorentina reduce da altrettanti impegni interni caratterizzati da due capitomboli, con la Lazio in Coppa Italia e domenica scorsa contro il Milan: saprà rialzarsi e rimettersi subito in marcia per difendere l’attuale quarto posto che vale la Champions? I tifosi ovviamente lo sperano, intanto però questa vigilia non è iniziata nel modo migliore: ieri al termine dell’allenamento l’attaccante italo-argentino Osvaldo, che proprio martedì ha festeggiato il primo gol in azzurro con l’Under 21, ha accusato un dolore alla coscia.
È stato sottoposto ad accertamenti e gli è stata riscontrata una lesione di primo grado al muscolo retto femorale: dovrà stare fermo per 2-3 settimane.
Come se non bastasse, Prandelli deve fare i conti anche con la perdurante indisponibilità di Liverani, alle prese con la distorsione alla caviglia accusata 15 giorni fa che gli ha fatto perdere finora quattro partite. Resta sotto esame Semioli nonostante un cauto ottimismo e di contro è certo il rientro di Donadel dopo la squalifica. Al di là però di chi scenderà in campo, conterà su tutto la voglia di scrollarsi di dosso due recenti brucianti stop e riprendere a vincere.
A ribadirlo è Mario Alberto Santana: «Purtroppo con il Milan ci è andata male, io stesso ho fallito una grande occasione-gol e da lì è nato il vantaggio dei rossoneri anche se non è tutta mia la responsabilità. Ma di quella serata non tutto è da buttare, la prestazione è stata buona e dobbiamo ripartire da lì, deve servirci di conforto e darci una spinta».
Il tutto aspettando i nuovi impegni a partire da quello di domani alle 18: «Ci attende una gara dura, l’Atalanta è reduce da una vittoria a Parma e ciò la dice lunga sulla difficoltà che ci attende». Santana - di origine argentina - è appena diventato cittadino italiano: «È una cosa bella per me e per la mia carriera, da tanti anni sono in Italia, mi conoscono più qui che a casa mia, sono felice. Non essere più extracomunitario è importante per la mia società ma pure per me: potrò andare a giocare anche in Inghilterra».