FIGLI E FIORENTINA, Il nuovo Mutu non sbaglia più
Babbo Adrian aspetta un figlio e il ritorno della Juve. Poi, quando arriverà Natale saprà anche meglio quali traguardi potrà raggiungere la sua Fiorentina. Adrian Mutu ha 28 anni, è un uomo felice e un attaccante che ha deciso di segnare sempre di più: quattro gol in cinque partite di campionato, perché a Livorno il Fenomeno è rimasto a riposo. Beh, è stato decisivo pure in Uefa: suo il pareggio contro il Groningen, suo il rigore che ha messo fine alla maratona di giovedì sera. Segna e sorride, disponibile con i compagni e con il mondo. Da Firenze non se ne andrà, «perché al mio procuratore Alessandro Moggi, ho chiesto di non prendere neppure in considerazione le offerte che potrebbero arrivare ». A Firenze è arrivato due estati fa. Il suo acquisto è stato un «colpaccio». Pantaleo Corvino, d.s. viola, lo ha strappato ai bianconeri (e alla concorrenza) per 8 milioni. Ah, pure pagabili in tre anni. Alla Juve, Mutu è rimasto due stagioni, vincendo due scudetti: nel 2005 ha fatto la comparsa, una mezz'oretta finale contro il Cagliari. L'anno dopo, 32 presenze e 7 gol.
SIGNORE DI FIRENZE Ora la città del Ponte Vecchio adora quest'attaccante che arriva dalla Romania. Lui ricambia. La sua casa sta in collina, sulla strada che scivola lenta verso Bologna. E' una villa, con giardino e tutto il resto, molto isola felice. Perché è anche dai dettagli che afferri la nuova vita del campione.
Nel luglio 2005, quando era un giocatore della Juve, Mutu ha sposato in gran segreto Consuelo Matos Gomez, figlia dell'ambasciatore dominicano in Vaticano. Consuelo è donna colta e bellissima, madre della piccola Adriana e da qualche settimana in attesa di un secondo figlio. E il Mutu-Nuovo è un uomo tutto famiglia e pallone. Quando si toglie le scarpe con i tacchetti, indossa un paio di sneaker assai chic. Su una scarpa c'è il nome di Adriana, sull'altra quello di Mario, figlio avuto dal precedente matrimonio. Per il terzo figlio qualcosa s'inventerà, la fantasia non gli manca.
UOMO GOL Già, un tipo geniale, anche nel rettangolo verde. Miglior giocatore del campionato 2006-2007: merito dei 16 gol fatti e degli assist serviti ai compagni, Luca Toni per primo. Quest'anno Toni-gol non c'è più, davanti c'è una bella concorrenza e più di un giovane a caccia di un'eredità da goleador. Nell'attesa Mutu cerca spesso (sempre) l'area e la porta avversaria e il bello è che quel che cerca trova. Vero, magari ha cambiato un po' il suo modo di giocare, magari regala qualche assist in meno. Vero, ma che problema c'è? Il suo allenatore, Cesare Prandelli, sorride: «Come fai a dirgli di cercare meno la porta quando trova sempre il gol». Poi il tecnico aggiunge: «Adrian ha potenzialità straordinarie. Sì, può diventare uno dei più grandi giocatori del mondo. Deve solo convincersi che, certe volte, un colpo non può risolvere subito una partita. Ci vuole calma e pazienza». Babbo Adrian avrà tre figli e il tempo che serve per coltivare l'arte della pazienza.