DELLA VALLE, Si triplicano i debiti per il gruppo
Quasi 30 milioni sborsati per sostenere la sua Fiorentina, comunque svalutata per 3,59 milioni, ulteriori svalutazioni di 3,11 milioni sul 10% di Bialetti - dato tutto in pegno a Bnl Paribas a fronte di un finanziamento per 17 milioni - e 2,65 milioni di writeoff sul 2% di Piaggio sono costate care a Diego Della Valle. Il bilancio 2007 della sua accomandita, la Diego Della Valle & C. si è infatti chiuso con un utile netto sceso a 52,3 milioni ai 77,9 dell'esercizio precedente.
E sul risultato ha inciso dal punto di vista patrimoniale anche una «botta» di 15,3 milioni derivante dal fair value negativo su un contratto di put & call sottoscritto con Deutsche Bank London relativo a 11,8 milioni di titoli della Piaggio che consentirà al patron di Tod's di salire fino al 5 per cento nel gruppo di Roberto Colaninno. L'assemblea degli accomandatari delle scorse settimane ha deciso di destinare l'intero profitto a riserva straordinaria.
Dal punto di vista patrimoniale le immobilizzazioni sono salite da 183,9 a 374,3 milioni: tra le controllate il 95% della Fiorentina è a bilancio per 65,4 milioni, 62,3 milioni vale l'immobiliare De.Im.: tra le controllate il 22,5% di Cinecittà studios (5,9 milioni) e tra le altre imprese l'8,17% di Tod's (134,7 milioni), lo 0,01% di Enel (3,9 milioni), le quota Piaggio (23,8 milioni) e Bialetti (15,6 milioni) e il 7,26% nel fondo Charme (19,2 milioni). L'incremento delle immobilizzazioni si deve alla quota salita in Tod's e ai finanziamenti erogati alla squadra calcistica (19,4 milioni nell'esercizio e 9,7 successivamente), all'immobiliare (11,4 milioni) e alla Gousson del marchio Roger Vivier (7 milioni).
A fronte di disponibilità liquide scese da 62 a 45,8 milioni e di un patrimonio netto salito da 251,2 a 298,6 milioni, i debiti di Della Valle si sono triplicati da 32 a 146,1 milioni: l'intera esposizione verso banche (88 milioni) è nei riguardi della Bnl Paribas che ha erogato una linea di credito da 70 milioni e una da 17 milioni per finanziare l'acquisto del pacchetto Bialetti poi posto in garanzia. Del resto sono noti i legami di amicizia tra Della Valle e il presidente della Bnl Paribas, Luigi Abete.
«L'utile dell'esercizio - spiega la relazione sulla gestione - è determinato principalmente dalla distribuzione di dividendi da parte di partecipate»: 70 milioni dalla lussemburghese Dorint Holding Sa (parte dei 25 milioni di plusvalenze accumulate nell'uscita dalla Bnl dopo l'Opa di Paribas) e 7 milioni dall'olandese Goral Investment Bv. Il conto economico risulta però appesantito da 10,8 milioni di svalutazioni complessive, tra le quali Bialetti, Fiorentina e Piaggio; mentre post esercizio Della Valle è entrato al 3,6% in Management & Capitali sborsando 13,2 milioni.
Le previsioni sul 2008 non sono rosee: le condizioni macroeconomiche e la persistente volatilità dei mercati «potrebbero comportare - conclude la relazione - tempi più lunghi per l'apprezzamento degli investimenti posti in essere». Il consolidato dell'accomandita di Della Valle chiude addirittura in perdita per 46,7 milioni rispetto all'utile di 208,3 milioni del 2006.