COMOTTO, Seguiamo il modello Fiorentina
La partita Fiorentina-Ascoli è la partita anche di diversi ex giocatori. Tra questi Comotto. Violaplanet lo ha incontrato per parlare di Fiorentina e non solo. Un Gianluca Comotto molto soddisfatto del risultato ottenuto contro il Palermo, ma che pensa anche al proprio futuro.
“Abbiamo fatto una bella partita, purtroppo è mancato il gol. Ma domenica dopo domenica stiamo dimostrando di essere in crescita. Il pareggio ci soddisfa e ha soddisfatto anche i nostri tifosi. Il Palermo anche se è una squadra in crisi, rimane sempre la quarta forza del campionato”.
Un Palermo in lotta con la Fiorentina per il quarto posto, che squadra ha visto?
"Una squadra che ha avuto una sua crisi ma che a mio avviso l’ha già superata. Ha avuto qualche difficoltà, qualche pareggio di troppo. Ma rimane a mio avviso sempre un candidato per la corsa alla Champions. Si è sbloccata e ha grandi giocatori come Di Michele ed il giovane Cavani."
La Fiorentina la vede in corsa per la Champions?
"Una corsa che si fa dura. Anche perché sono diverse squadre che ricorrono per il quarto posto. Ma alla fine a mio avviso arriverà il Milan. Dipende come viene assimilato questo risultato, si vedrà già da sabato. Il Milan è sempre stato abituato ad arrivare in Champions ed un risultato diverso, sarebbe un fallimento. La Fiorentina ha l’obbligo di crederci fino in fondo. Ma dobbiamo ricordarci che comunque vada già l’Uefa è un risultato notevole, per una squadra che ha avuto quindici punti di penalizzazione."
Sabato è uscita una sua intervista sulla Stampa , ci vuole spiegare meglio
"Come al solito i giornali hanno interpretato diversamente da ciò che volevo dire. Hanno strumentalizzato le mia parole. Io sono metà tra Torino e Roma. Penso alla salvezza del Torino e poi si vedrà, per ora voglio essere concentrato su questo obbiettivo. Una cosa però è vera Negli ultimi due anni in serie A mi sono conquistato sul campo il merito e la possibilità di lottare per qualcosa che è diverso dalla salvezza”.
Ha paragonato il Torino alla Fiorentina...
"Un paragone che vorrebbe essere di buon auspicio. Il progetto Toro deve andare in questa direzione e il presidente Cairo è d’accordo con me. L’esempio da seguire è quello della Fiorentina: un passo per volta, dalla sofferta salvezza all’Europa. Mi ricordo che anche la Fiorentina il primo anno ha fatto fatica a salvarsi si è salvata all’ultima giornata giocando contro il Brescia. Sono due squadre che hanno vissuto stessa storia, il fallimento, la serie B, la A con difficoltà il primo anno. I Della Valle hanno fatto un progetto e hanno portato in alto la squadra viola. Se non avesse avuto la penalizzazione sarebbe terza forza di questo campionato."
Sulla sentenza ultima che riguarda i Della Valle cosa ne pensa?
"Ad un anno di distanza calciopoli diventa un episodio assurdo. La giustizia sportiva alla fine non ha prodotto nulla di fatto, tranne una condanna che è stata pesante verso la squadra viola. La famiglia Della Valle ha avuto un notevole danno economico."
Pensa che la decisione di Andrea Della Valle di lasciare la presidenza sia vera?
"Sono gesti che si fanno a titolo simbolico. Ma credo che il suo si stato un gesto dettato dal momento."
La Fiorentina ora a va ad Ascoli. Di quella avventura che ricordi conserva?
"Ricordi bellissimi, è stata una stagione straordinaria. Abbiamo totalizzato 45 punti producendo un bel calcio. Mi spiace ora vedere questa squadra in difficoltà."
Che partita si immagina?
"Un impegno proibitivo per l’Ascoli. La Fiorentina però non deve incorrere nel rischio di sottovalutare l’avversario. La Fiorentina deve stare attenta alla velocità delle due punte Soncin e Paolucci che sono molto rapide."
Per voi che partita sarà?
"Noi con la Sampdoria dobbiamo dare continuità. Siamo in una scia positiva: tre vittorie e due pareggi. L’unica sconfitta l'abbiamo subita a Firenze. Con questa Fiorentina era in previsione. Abbiamo davanti un calendario non facile, bisogna arrivare il prima possibile alla quota salvezza."