BUCCI, Con la Fiorentina giocheremo per vincere

04.01.2008 20:00 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: fcparma.it

“Non mi piace fare calcoli – dice Luca Bucci, a proposito del difficile calendario del Parma alla ripresa – io penso che domenica 13 ci sarà una partita dalla quale noi dovremo ottenere il massimo dei risultati. Dobbiamo cercare di prepararci per fornire un’ottima prestazione singolarmente e per dare un ottimo apporto alla squadra. Questa è l’idea che ci deve accompagnare. Ad inizio campionato ci dicevano che le prime partite sarebbero state relativamente facili, eppure non abbiamo fatto molti punti: quindi io non bado al calendario, bisogna giocare con tutte le squadre. Non esistono partite che uno deve vincere ed altre che uno deve perdere: all’inizio si deve partire sempre con l’idea di vincere, poi ci sono giornate in cui ti va tutto storto, o dove la prestazione non è buona ed altre giornate in cui tutto va bene, ma gli avversari sono più bravi. Lo sport è così: è inutile girarci tanto attorno, che gli avversari siano forti o deboli comunque la partita va giocata ed in una competizione bisogna puntare sempre ad ottenere il massimo dei risultati.”  

Luca Bucci, la Fiorentina si sta allenando al caldo, voi al freddo… “Allenarsi al caldo può essere utile per prevenire gli infortuni dopo la sosta, ma il rovescio della medaglia è che ci si abitua ad un clima diverso da quello che c’è qui, e quindi, al rientro, ci si può trovare a disagio. Qui, a Collecchio, abbiamo delle ottime strutture per allenarci: altrove bisognerebbe trovarne di uguali o migliori, se no è preferibile rimanere qui, anche perché a casa si sta sempre meglio…”

I dieci giorni di vacanza sono serviti a smaltire la rabbia per la sconfitta di Genova?
“A me brucia ancora: nelle ultime trasferte abbiamo ottenuto meno di quanto avremmo meritato sul campo, ma questa è stata una costante in questo nostro campionato. C’entra un po’ tutto: la sfortuna (episodi tipo quelli con Siena e Lazio con palloni, che sarebbero finiti fuori, deviati in maniera fortuita da miei compagni in porta) e demeriti nostri. Dobbiamo riprendere con entusiasmo – ma questo c’è ed è positivo – e voglia di lavorare: dobbiamo dare il massimo ogni giorno, durante la settimana, per ottenere il massimo la domenica. Solo tramite il lavoro si ottengono dei risultati: quando si lavora poco e male i risultati possono anche arrivare, ma sporadicamente; chi lavora bene li ottiene sempre.”  

Mercato: l’altro giorno una notizia di agenzia la accostava ad un grande club… Ma quanto vi disturbano queste voci? “Penso che il mercato possa disturbare nel senso che qualche giocatore potrebbe farsi condizionare, ma qualcun altro potrebbe anche non lasciarsi condizionare. In 23 anni di questo lavoro – ci tengo a precisare, anzi, che per me è una passione – ho visto gente che si è fatta condizionare ed altra, invece, che è rimasta al proprio posto, facendo il proprio dovere, magari poi andando via. L’importante è essere a posto con la propria coscienza e fare bene il proprio dovere: per qualcuno può essere una passione, per altri solo un lavoro, però in entrambi i casi bisogna farlo bene, se si ha la testa sulle spalle…”  

Magari sono i più giovani che si lasciano condizionare, oppure gli scontenti che vorrebbero andare via…
“Io faccio parte di squadre professionistiche da quando avevo 15 anni: è chiaro, quindi, che adesso parlo perché ho una certa esperienza. Ovviamente quando avevo 20 ani agivo in una maniera diversa, sbagliando…C’è sempre chi ha una certa maturità e dice cose sagge, poi deve essere bravo il ragazzo più giovane a recepirlo: chi ha la testa sulle spalle, sia che ritenga quello che sta facendo un lavoro o una passione, lo deve fare con il massimo impegno fino in fondo. Nessuno è obbligato a stare in una squadra: ognuno di noi può avere delle motivazioni – giustificate o giustificabili – per cambiare aria: ognuno di noi può prendere la strada che ritiene più opportuna. L’importante è fare bene quello per cui alla fine siamo pagati e pure profumatamente: cioè giocare ed allenarsi bene.”