BATTITO VIOLA, Passarella ci porta in UEFA e poi...
Quando si dice essere professionisti fino in fondo... Daniel Alberto Passarella, per tutti il "Caudillo", quel giorno all'Arena Garibaldi di Pisa mostrò al mondo intero cosa significa onorare un impegno, un contratto, fino all'ultimo minuto dell'ultima partita di campionato. Ma andiamo con ordine: Fiorentina ed Inter si giocano un posto in coppa U.E.F.A., con il libero argentino già ceduto alla società di Ernesto Pellegrini. Alla Fiorentina serve una vittoria a tutti i costi (sperando in un pareggio nerazzurro contro la Samp), che nel contempo condannerebbe alla serie B il Pisa di Romeo Anconetani - allora allenato da Vincenzo Guerini. Ad entrambe le cose ci penserà Daniel Passarella.
È il 27 aprile 1986, piove incessantemente, e nerazzurri pisani passano in vantaggio al 63' con un tiro da fuori area di Ciro Muro. Risponde tre minuti dopo Passarella con un rigore per fallo su Nicola Berti. Ancora dieci minuti e Daniel Passarella bissa l'impresa con una punizione chirurgica che batte Grudina. Fiorentina in U.E.F.A., Pisa in B, e Passarella all'Inter... che a Marassi fa solo 0-0 ed è fuori dall'Europa. Chi l'avrebbe mai detto?