ALLEGRI, Cori razzisti? Non li ho sentiti

22.09.2009 15:45 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: cagliaricalcio.net
ALLEGRI, Cori razzisti? Non li ho sentiti
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Tanti complimenti, ma in quanto a punti, è rimasto a bocca asciutta. Massimiliano Allegri sorride amaro: "I complimenti non fanno punti. A Bari sarà una gara completamente diversa. Loro sono in gran forma. Noi dovremo correre molto senza sprecare energie, essere veloci e riproporci con attenzione. Niente sbavature".

Il Bari è reduce dal sonante 4-1 rifilato all'Atalanta che è costato il posto al mister orobico Gregucci. "Non ci spaventa niente, ma abbiamo grande rispetto di tutti. Dovremo tenere il possesso della palla e dare grande intensità all'azione. Il Bari gioca benissimo, ma concede anche abbastanza".

A distanza di tre giorni dalla gara precedente, il tecnico potrebbe fare qualche cambiamento di formazione. "Siamo in salute, e se dovessi fare delle modifiche saranno solo di natura tattica. Ho qualche dubbio, al momento. L'unica cosa che posso dire è che giocherà Parola. Nenè? Si è comportato bene contro l'Inter, gli manca il minutaggio. Chi gioca in avanti, è chiamato ad un notevole dispendio di energie".

Sarà un Cagliari che andrà in campo come al solito a viso aperto. "Andiamo a giocarcela. Non siamo una squadra che gioca per il punticino".

La classifica piange, ma Allegri si consola: "L'anno scorso di questi tempi andava peggio. Il calendario difficile? Non possiamo cambiarlo". Una battuta sull'approccio complicato dei secondi tempi, che finora al Cagliari è costato molto: "Vorrà dire che da qui in avanti proporrò il tempo unico".

Cagliari-Inter è stata parecchio chiacchierata, per i cori razzisti nei confronti di Balotelli e Eto'o. "Dalla panchina non li ho sentiti, sinceramente. Potrebbero essere stati fischi di disapprovazione per il comportamento dei giocatore o per l'andamento della partita. Ad un certo punto Eto'o è caduto, e si è rialzato quando la palla è finita dalle sue parti. C'è bisogno di un'educazione generale, a partire da noi allenatori".