2010, FIORENTINA nello spazio
Sì, lo sappiamo. Abbiamo esagerato. Sulla spinta della citazione cinematografica ci siamo fatti trascinare. Quell'Odissea Kubrikiana, del resto, ci ha fatto perdere lucidità. Ma per oggi, ce lo concediamo. All'indomani della domenica delle dichiarazioni (il rinnovo del tecnico, l'addio di Toni, il rilancio del progetto) la Fiorentina si prepara alle annate di transizione come accade agli astronauti. Per il grande traguardo, la lontanissima galassia chiamata scudetto. Prandelli, sospinto dalle parole di Pantaleo Corvino (leggi l'intervista esclusiva di FV al ds viola) e del presidente Della Valle, ha parlato chiaro. Crescere, stabilizzarsi e prendere confidenza con il calcio internazionale, con le dimensioni più importanti e ambiziose. Poi, una volta redistribuiti in modo più logico i proventi televisivi, la Fiorentina lancerà il proprio assalto alla storia, al sogno, allo spazio.
Perché no? Una squadra di under 23 costruita per presentarsi ai nastri di partenza, nel 2010 appunto, con le credenziali giuste per guardare lassù, dove ormai da decenni nessuno ha più il coraggio di ambire. Giovani talenti come Montolivo e Pazzini, ai quali si sono già aggiunti Kuzmanovic, Lupoli, Vanden Borre, sono lo spot migliore del lancio viola in orbita. Due, tre stagioni per diventare quei campioni che adesso Firenze già sogna, e poi la consacrazione, il salto supremo, l'estasi. E non è un caso se, come del resto accade proprio nella fisica e nei lanci, lo sforzo più duro sia quello iniziale. Quando si parte necessariamente da fermi e si deve sprigionare la massima energia per spiccare il volo. Forte di due stagioni da favola la Fiorentina di Prandelli e Corvino guarda al 2010 con grande speranza e giustificato ottimismo. Gli sforzi e gli ostacoli superati da qui a quella data renderanno la Fiorentina ancora più forte e matura. E sarà bellissimo staccarsi dal suolo e bucare l'atmosfera. Comunque vada a finire, la Fiorentina tornerà a respirare l'aria delle altissime quote. Persino quelle spaziali.