"OCCHI PUNTATI SU" Felipe, Miguel Veloso... E i conti cominciano a tornare!
Tradizionalmente il mercato di gennaio non sposta gli equilibri del campionato. Non lo ha (quasi) mai fatto. Si tratta in genere di operazioni minori, svincolati che si accasano, giovani che non trovano spazio e si accontentano delle briciole. Fece eccezione un devastante Recoba che nel 99', arrivato in prestito dall'Inter a gennaio, salvò praticamente da solo il Venezia (e ne sa qualcosa la Fiorentina che, proprio in quel campionato, subi tre reti dall'uruguagio in un colpo solo). Fece qualcosa di simile Morfeo l'anno dopo, in un Verona allenato da un giovane Prandelli. Non si può dire altrettanto (ad esempio) della Fiorentina e dell'operazione Ficini, sempre del 99'. Con Batistuta in ospedale e Edmundo al carnevale serviva ben altro per inseguire un sogno cullato troppo a lungo. Quest'anno la tendenza sembra invertirsi. Sarà la crisi, sarà il miraggio dei mondiali, saranno i procuratori, sempre più influenti sulle menti labili e condizionabili dei propri assistiti, che spingono per continui trasferimenti, magari minori e per pochi mesi. La Fiorentina contribuisce fattivamente a questo nuovo trend: dapprima Felipe, rinforzo di qualità, titolare aggiunto, giovane e poco costoso (forse d'ingaggio, perchè il cartellino è valso l'esborso di 9 mln...) Ora Miguel Veloso. 23 anni, portoghese, mediano...alla Dunga, gran tiro dalla distanza e, cosa fondamentale, piace tantissimo a Prandelli. Alt! Chiariamo subito. Veloso non è ancora un giocatore della Fiorentina. C'è l'accordo col giocatore (1,5 mln. per 4 stagioni con l'opzione sul quinto), tra offerta e richiesta ballano ancora 2 mln (10 contro 12), ma tutto lascia supporre che, se non sarà Veloso, sarà qualcun altro, simile come target al centrocampista dello Sporting Lisbona. Ecco perchè abbiamo titolato... "E i conti cominciano a tornare". Nessuna volontà di sbirciare nelle tasche di nessuno, nessuna pressione o indagine da fiscalisti, solo la sensazione che in società (Della Valle, Corvino o chi per loro) si siano accorti che questa squadra necessita di rinforzi (e, attenzione, non di comprimari) ma sopratutto questi rinforzi se li sia guadagnati sul campo e con lei il suo allenatore. La campagna acquisti estiva aveva lasciato tutti un pò interdetti: 17 milioni di differenza tra entrate ed uscite, le parole di Andrea della Valle..."Reinvestiremo i soldi delle cessioni...", i silenzi di Prandelli che facevano da contraltare ai proclami di Corvino..."Castillo? Il mio allenatore è contentissimo (!) di Castillo..." Adesso, invece, i tasselli stanno andando a comporre l'agognato mosaico. E' arrivato il centrale difensivo che mancava da anni (Vidic, Barzagli, Ivanovic...ricordate?), ne arriverà un altro, (giovanissimo, promettente... Munoz) a giugno, arriverà un centrocampista (ripetiamo, se non sarà Veloso sarà Bolatti, Cigarini, Gargano...comunque caschi in piedi), si cerca un vice-Gilardino anche se il Castillo dell'amichevole col Cerbaia e il Babacar degli ultimi minuti (sempre in amichevole) lasciano intravedere motivi di speranza fino a ieri sconosciuti.
Chiudiamo con una sensazione: sta nascendo una doppia Fiorentina. Una per il campionato, una per la Champions. O meglio...eccetto alcuni elementi imprescindibili come Frey, Gamberini, Montolivo, Vargas e Gilardino, gli altri vengono alternati tra coppa e campionato con una certa regolarità e metodicità. Comotto gioca in Europa, De Silvestri in campionato (parliamo in percentuale, poi può benissimo talvolta succedere il contrario), Gobbi gioca in coppa Pasqual in campionato, Zanetti (quando ce la fa) in coppa Donadel in campionato (Veloso, tra l'altro, non potrà giocare in Champions e si conferma l'alternanza con la coppia Zanetti-Montolivo in coppa, e Montolivo-Veloso in campionato). Marchionni, ci auguriamo, possa reggere il doppio confronto sennò in campionato è pronto Santana e/o Jorgensen. E anche tra i "fenomeni" (quando entrambi sono disponibili) non si scappa: Mutu, elemento di carattere e personalità superiori, gioca in Champions mentre Jovetic gioca in campionato. Un mini turn-over programmato. Un tempo c'era il Milan di Sacchi che scientificamente schierava gli 11 giocatori migliori nelle partite importanti (sempre in Champions, in campionato a seconda dell'avversario) e le 11 riserve in quelle minori (sempre in coppa Italia, idem come sopra in campionato, mai in Champions.) Altri tempi, altre disponibilità economiche. Per il momento, in casa viola, via libera al campionato in attesa del Bayern, il 17 febbraio. In seguito vedremo se la Fiorentina sarà costretta a fare una scelta tra Champions e campionato, oppure saprà puntare le stesse fiches su più tavoli.