VERSO ATENE CON FIDUCIA "EUROPEA", STAVOLTA IL FINE GIUSTIFICA ANCHE I MEZZI

24.05.2024 00:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
VERSO ATENE CON FIDUCIA "EUROPEA", STAVOLTA IL FINE GIUSTIFICA ANCHE I MEZZI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Obiettivo centrato: la Fiorentina conquista 3 punti che significano Europa per il terzo anno consecutivo (per ora sicura la Conference grazie all'ottavo posto) e andare ad Atene in fiducia e con la testa più libera. Con il fine che giustifica i mezzi, anche quando insomma la prestazione non è da dieci e ci vogliono 12 minuti di recupero e un rigore per avere la meglio su un Cagliari voglioso di congedare al meglio sir Claudio. La Fiorentina ha rischiato di essere la sparring partner dell'avversaria, d'altronde ieri si è parlato più di Atene che della partita di ieri sera e la concentrazione non poteva essere al 100%: ha subito molto e ha preso 4 gol, tra quelli validi e non validi, senza contare le due parate decisive di Terracciano che di sicuro in questa partita si è allenato per Atene più dei suoi compagni.

Gli errori difensivi visti vanno certo eliminati in finale anche se qualche buona parata l'ha fatta anche Scuffet, su Belotti e Castrovilli in particolare, che con i tre gol danno comunque fiducia di saper sfruttare le proprie occasioni e saper essere cinici, oltre i meriti insomma. Contro l'Olympiacos però servirà una prestazione più convincente di quella di questa gara, dove la paura di farsi male ha forse tolto un po' di coraggio. Non ad Arthur che si è preso la responsabilità di tirare il rigore che ormai i viola sembrano non far più affidare a Nico, anche se i "balletti" e le confabulazioni in area non sono mai belli da vedere. Il brasiliano è stato il sesto rigorista e il suo gol da cecchino freddo vale comunque l'Europa, bravo lui.

Per ora è solo Conference, ma la Fiorentina ha ancora la possibilità di raggiungere l'Europa League vincendo il trofeo o agguantando la Lazio al settimo posto se non dovesse vincere l'ultima, con l'Atalanta ago della bilancia per i viola. Ha gioito anche Commisso dall'America, per il terzo anno in Conference della squadra e con un punto in più dello scorso anno (manca una gara) anche se con sei posti Champions suona un po' come una beffa e qualche rammarico resta sempre pensando alla quarta posizione di gennaio. Un pensiero che non deve però offuscare la bravura di un gruppo che ha dato continuità alle sue stagioni in Europa e alla capacità di conquistare finali, semmai sia d'insegnamento per il mercato futuro.