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21.10.2021 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
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FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Aveva sorpreso di nuovo un po’ tutti, Vincenzo Italiano, e d’altronde l’ultimo precedente gli aveva dato ampiamente ragione. Invece stavolta da Venezia anche il tecnico viola rientra con quale dubbio irrisolto, almeno in termini di rendimento da parte di chi è andato in campo. Se le scelte di formazione sono finite inevitabilmente nel mirino per via del risultato è altrettanto vero che fino a oggi Italiano aveva saputo scegliere e ruotare gli uomini, e non può essere un unico k.o. a inficiare un percorso avviato con sette diverse risposte.

In altri termini le decisioni in termine di formazione da parte dell’allenatore viola potranno non aver funzionato in quel di Venezia, ma restano uno dei motori che ha portato la Fiorentina al quinto posto dopo sette giornate di campionato. Almeno sotto questo profilo, al netto di un caso Vlahovic tutto da gestire ancora a lungo, meriterà allora concedere un ampio margine (anche) di errore a Italiano, fosse solo per una disponibilità offensiva nella quale Kokorin non è mai riuscito a partecipare e dove Callejon è assente dal gruppo dei marcatori (comunque fermi a un unico centro come nel caso di Gonzalez, Sottil e Saponara).

Insomma in mezzo ad acque improvvisamente agitate dopo una partenza da favola è chiaro che il tecnico sia destinato a proseguire nella ricerca di risposte da tutto l’organico, e non è detto siano sempre positive. Piuttosto provando a sfruttare ogni singolo anche al di là di valori che nelle ultime due stagioni non erano parsi all’altezza. Perchè poi proprio questo tentativo di far sentir importante ogni elemento della rosa aveva rappresentato uno dei punti di forza di una Fiorentina capace di mettere all’angolo Atalanta, Inter e Napoli e a tratti pure la Roma. Ecco perchè, al di là di come si evolverà la vicenda Vlahovic da qui a gennaio, resta soprattutto la versatilità nelle formazioni di Italiano a rappresentare una delle principali risorse del mondo viola.

Anche perchè prima di finire preda di personalismi dettati da un giochismo sfrenato come qualche critica post Venezia ha fatto intendere, alla ricerca forzata di nuove soluzioni tattiche come capitato invece a chi ha già raggiunto vette di gioco e trionfi, Italiano merita ancora ampie finestre di tempo, tentativi ed esperienza. Continuando così il suo percorso fiorentino, cominciato più che bene, e in attesa di un mercato invernale che dovrà comunque ricostruire in modo massiccio l’attacco.