THE NEVER ENDING STORY
Tutto ruota intorno a lui. Perché, nel bene o nel male, ogni operazione viola ha un significato solo se guardata nell'ottica dell'affare Aquilani. Tutto fermo, quindi. Almeno finché il ragazzo romano non darà la sua risposta definitiva alla società viola. Fermo Cerci al City, ferme le trattative per Vargas, ferme soprattutto le consultazioni per Montolivo. E, in un certo qual senso, anche la situazione Gilardino dipende dall'affare Aquilani.
Il ragazzo ancora non ha deciso. Il tempo in questi casi è fattore sempre determinante, in un senso o nell'altro. Il passare dei giorni serve innanzitutto al giocatore per valutare ogni eventuale ipotesi, magari pure sperando in un risveglio di qualche altra squadra (Milan su tutte anche se, dalle ultime voci, sembra pure tornata la Juventus). Serve anche alla Fiorentina però. In primis per capire quanto margine c'è per altre trattative che potrebbero fungere da alternativa al centrocampista romano. Il nome principale è quello del giovane talento Ramirez, anche se - va detto - costa parecchio e, almeno a parole, il Bologna è molto restio a cederlo.
Intanto, le news da Liverpool raccontano di un ennesimo stop per Gerrard a causa di un'infezione all'inguine che lo terrà fuori dal campo fino a metà settembre ma che comunque non dovrebbe far mutare le intenzioni dei Reds circa Aquilani. Visto che, in ogni caso, Leiva, Henderson, Meireles, Poulsen e il giovane Spearing formano un plotone di centrocampisti centrali piuttosto folto.
Insomma, a Liverpool Aquilani non resterà. Questa è, ad oggi, l'unica certezza in una situazione che di certo non ha praticamente niente. Dopo tante chiacchiere, tanti giorni di "arriva e non arriva", "arriva domani o dopodomani", la telenovela dell'estate è ancora in alto mare come le più classiche "never ending story" cui la Fiorentina negli ultimi anni (vedi Insua) ci ha abituato. A questo punto, non resta che sperare anche in un lieto fine perché, si sa, da telenovela a favola il passo può essere pure breve.