TERREMOTO FIORENTINA
La rivoluzione è ufficialmente iniziata. Perché con l’addio ormai certificato di Daniele Pradè (che tra domani e dopodomani incontrerà la stampa per dare il suo saluto alla città di Firenze), adesso in casa Fiorentina si è aperto il periodo delle nuove nomine. Il terremoto infatti potrebbe non essere finito ed a breve gli scenari futuri della società potrebbero cambiare ancora una volta, in attesa dell’assestamento definitivo.
È bastato del resto l’arrivo a Firenze di Mario Cognigni per dare la scossa definitiva all’organigramma societario. Ed il primo a farne le spese è stato Daniele Pradè, che nonostante ormai da settimane fosse stato coinvolto a pieno ritmo nel mercato estivo della Fiorentina (aveva già programmato un viaggio in Spagna per discutere di Tello ed aveva fissato in agenda un faccia a faccia con il procuratore di Gomez), ha saputo solo oggi che la sua esperienza a Firenze sarebbe finita. Una notizia che peraltro lo ha colto di sorpresa, visto che fino a pochi giorni fa lo stesso dirigente viola era sicuro che sarebbe rimasto in sella alla Viola.
Si attendono a questo punto gli ultimi e definitivi scossoni del terremoto Fiorentina, che dovrebbero essere assestati entro una settimana o dieci giorni al massimo. Andrea Della Valle del resto è tornato da poco in Italia e nelle prossime ore prima parlerà a fondo con Pantaleo Corvino, con il quale c’è già da tempo un accordo di massima per il ritorno a Firenze, dopo di che - definito il capitolo ds - valuterà assieme al presidente Cognigni se cambiare l’attuale organigramma societario, con Rogg che potrebbe cambiare le proprie mansioni ed Angeloni che non è ancora certo della permanenza (nonostante il lungo contratto suo e dei collaboratori). Il terremoto viola, però, è iniziato.