SOGNI E RAMMARICHI: LA NOTTE D'ORO DI SOTTIL E ZANIOLO
A separarli, per il momento, ci sono solo 29 giorni. Ovvero quelli che intercorrono tra il 3 giugno 1999 (data di nascita di Riccardo Sottil) e il 2 luglio dello stesso anno (quando è venuto alla luce Nicolò Zaniolo). In comune, invece, c'è una notte davvero speciale che i due - da sempre grandi amici anche al di fuori del rettangolo verde - porteranno nel loro cuore per sempre, ovvero quella del 19 settembre 2018. Giorno nel quale il primo ha fatto l'esordio tra i professionisti dopo una full immersion estiva coi grandi, mentre il secondo ha toccato con mano per la prima volta le emozioni della Champions League nello stadio più prestigioso di tutti (tra i grandi aveva già debuttato in B con la Virtus Entella l'11 marzo 2017). Non c'è però soltanto questo filo rosso che lega i destini di due tra i più interessanti talenti italiani, visto che in comune i due attaccanti condividono anche una parte del proprio percorso di crescita. Vissuto con la maglia della Fiorentina.
La storia di Zaniolo con il vivaio viola ha inizio fin dalla categoria Esordienti, una squadra fatta di soli '99 costituita anche da talenti come Gori, Cerofolini e Ranieri. Un'avventura lunga portata avanti fino alle soglie della Primavera che però, nonostante le buone premesse, si interrompe in modo brusco nell'estate 2016, quando al giocatore viene comunicato dalla direzione sportiva che il suo ciclo in riva all'Arno si arebbe interrotto, pare soprattutto per questioni caratteriali e di convivenza con i compagni di squadra: un fulmine a ciel sereno che getta nello sconforto il ragazzo, che però grazie anche agli insegnamenti del padre Igor (ex bomber dello Spezia) ritrova l'entusiasmo prima a Chiavari e poi nel vivaio dell'Inter, dove in poco più di un anno vince tutti i trofei a livello giovanile (contro peraltro la Fiorentina) prima di essere ceduto alla Roma per 4,5 milioni di euro. Un rammarico non da poco per i tifosi viola.
Molto simile (anche se dall'epilogo diverso) anche la storia del giramondo Riccardo Sottil, cresciuto al Genoa, passato al Torino e infine, nel gennaio 2016, trasferitosi alla Fiorentina, dove grazie agli insegnamenti di Federico Guidi ed Emiliano Bigica, dopo una delicata fase d'adattamento alla nuova realtà (anche in quel caso di natura caratteriale) riesce a mettersi in luce come uno dei talenti più fulgidi di tutto il vivaio, arrivando persino a scomodare il paragone con Federico Chiesa. Il feeling con Pioli è automatico, visto che il tecnico in pochi mesi resta impressionato dall'esterno figlio d'arte, a tal punto da decidere di aggregarlo al ritiro della prima squadra e infine di confermarlo coi grandi. Il resto è storia recente, con il classe '99 che ieri sera ha debuttato coi big e adesso sogna un futuro da protagonista. Una gioia, questa sì, per tutta Firenze.