SENZA CAMBI DI PASSO
L'ultima dell'anno al Franchi fila via sullo stesso binario di tutto il 2017. Alla fine l'uno a uno lascia più delusione nei viola che tra i rossoneri, e la stessa atmosfera sugli spalti a fine partita lo ha testimoniato. Anche perchè i protagonisti chiamati in causa dal risultato finale certificano l'inerzia di una gara che ha visto maggiore intraprendenza da parte degli uomini di Pioli.
E se tra Sportiello e Donnarumma è stato il più giovane a incidere in modo positivo (ma oltre all'errore del viola sul tiro di Suso, andrà ricordata la mancata chiusura di Chiesa su Calhanoglu) i piatti della bilancia presentano anche un intervento dell'arbitro Banti tutt'altro che convincente.
Risulta in effetti difficile scindere l'intervento di Romagnoli su Simeone, e il conseguente cartellino rosso per un fallo che pareva nitidamente da ultimo uomo, da un secondo tempo nel quale la Fiorentina avrebbe avuto più facilità con la superiorità numerica.
Ai tempi del VAR, tuttavia, resistono ancora angoli d'incertezza e più in generale il calo dei viola, alla distanza, ha legittimato il pari del Milan. Oltre a una personalità venuta meno con un gol subito poco dopo averne segnato uno con Simeone, andrà soppesato anche il gruppo che fino a oggi ha giocato moltissimo pagando adesso un filo d'inevitabile stanchezza.
Lo confermano le prove di Thereau o Benassi, anche se nel caso del centrocampista più che di stanchezza sarebbe giusto parlare di una qualità che continua a non esserci, o la scelta di Pioli di tenere in panchina uno "svuotato" Chiesa (come l'ha definito lo stesso tecnico).
Così come col tempo sono arrivate buone risposte da alcuni nuovi come Pezzella, Hugo, Milenkovic o Veretout, all'appello manca un apporto importante di chi dovrebbe saper entrare e cambiare la partita. Manca in pratica chi sappia cambiare volto alla squadra, darle un passo diverso, regalarle un cambio di gioco importante.
Se Gil Dias con il Milan qualcosa ha fatto intravedere dopo oltre mezz'ora spesa in netta ombra, nè Eysseric nè Saponara, nelle precedenti uscite, sono mai riusciti a rappresentare un'arma vincente da impiegare in corsa. Alla fine, la Fiorentina ha così chiuso sulle gambe una partita che a larghi tratti bene rispecchiava tutto il 2017 che si va chiudendo. Come dire, tutt'altro che esaltante.