RIVOLUZIONE ITALIANA?

13.09.2015 17:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
RIVOLUZIONE ITALIANA?
FirenzeViola.it
© foto di foto Federico De Luca

Al di là del sofferto 1-0 contro il Genoa, c’è un dato importante che balza agli occhi nell’analisi complessiva del successo della Fiorentina di ieri sera e riguarda quelli che sono stati i nomi della formazione iniziale schierata da Sousa: come in tanti (intenditori o semplicemente attenti) hanno avuto modo di sottolineare, ieri la Fiorentina è scesa in campo con ben quattro giocatori italiani dal 1’ (Pasqual, Astori, Rossi e Bernardeschi), un numero a dir poco insolito se si considera che negli scorsi anni i tifosi viola erano abituati a trovarsi davanti alcuni undici iniziali senza nemmeno un giocatore "nostrano". L’aria invece, sotto questo aspetto, sembra essere cambiata in questa stagione: se si pensa infatti che nella rosa gigliata ci sono in tutto sei giocatori del nostro Paese e due di questi sono Lezzerini e Luigi Sepe (ovvero due calciatori non di movimento che giocano nello stesso ruolo) è facile intuire come ieri Sousa abbia praticamente dato fondo a tutte le risorse native del Bel Paese, sfatando un mito sulla mancanza di italiani in campo che durava da molti mesi.

Da quando? C’è una data ben precisa: il 20 aprile 2015, giorno della rovinosa sconfitta interna contro l’Hellas Verona all’ultimo minuto sul finale dello scorso campionato. In quella circostanza, Montella - allora tecnico viola - schierò il suo undici addirittura con ben sei italiani in campo (Pasqual, Rosi, Lazzari, Aquilani, Diamanti e Gilardino) stravolgendo una tradizione di formazioni solo straniere (o comunque a debolissime tinte azzurre) a cui tanti ormai si erano abituati. La differenza tra quella formazione e la squadra vista ieri sera comunque c’è ed è condizionata da un fattore temporale: la Fiorentina di Montella dei mesi da febbraio a maggio è stata ovviamente “influenzata” dal mercato di gennaio, sessione durante la quale arrivarono a Firenze ben quattro calciatori italiani (Rosati, Rosi, Gilardino e Diamanti) che, sommati ai sette azzurri già in rosa fin da agosto, andarono a formare un numero per la prima volta particolarmente elevato di giocatori “nostrani” nella rosa viola. Niente di paragonabile, pertanto, alla situazione attuale dove gli italiani in gruppo sono appena sei (poco più della metà), quattro dei quali sono scesi in campo ieri sera. Italianizzazione sì, dunque, ma per gradi.