PRIMA GENOVA POI UN FUTURO DA SCRIVERE
Da talento bisognoso di rilancio a quasi nell’estate della rivoluzione offensiva viola il passo è stato brevissimo. La seconda stagione fiorentina di Luka Jovic deve ancora aprirsi, eppure intorno al serbo non si respirano troppe certezze. Salutato Cabral Italiano è pronto ad affidarsi nuovamente a Nzola e a scoprire Beltran, ma se per sabato a Genova Jovic può rappresentare una scelta quasi obbligata, sullo scacchiere del prossimo anno non è ancora chiaro come e quanto potrà incidere l’attaccante serbo.
Lui che si è portato dietro per tutto l’anno scorso lo scomodo interrogativo legato a un ruolo più da trequarti che non da prima punta non è riuscito a ritagliarsi troppo spazio nemmeno grazie alle amichevoli, con l’unica eccezione della sfida al Nizza a Newcastle in cui aveva trovato la via del gol. Di Jovic d’altronde si è cominciato a parlare in ottica mercato poco dopo la trasferta di Belgrado, quando la Stella Rossa ha cominciato a valutare sul serio un eventuale ritorno.
Niente che si sia poi concretizzato con il tempo, oggi il futuro del serbo resta un’incognita legata anche all’accordo biennale con il Real Madrid risalente alla scorsa stagione, ma la sensazione che il suo futuro possa esser lontano da Firenze si fa più concreta giorno dopo giorno. Anche perché, là davanti, tra la tentazione Baldanzi e il sogno Berardi le grandi manovre potrebbero non essere finite, e oltre all’eventuale cessione di un esterno (da scegliere tra Sottil e Ikonè) anche Jovic potrebbe essere sacrificato sull’altare di un attacco completamente rinnovato.