PIÙ PUNTI E DIFESA BUNKER: I SOGNI DI PIOLI
Obiettivo settimo posto ma non solo. Stefano Pioli infatti, indipendentemente da cosa dirà la finale di Coppa Italia di domani sera tra Juve e Milan, intende sfruttare le prossime due partite per cercare di ottenere il massimo bottino a disposizione a prescindere da ogni discorso legato alla classifica. Due sono infatti i traguardi ancora da centrare: migliorare il totale di punti messo insieme dalla Fiorentina di Sousa lo scorso anno (Gonzalo e compagni, protagonisti di una rosa molto più forte di questa, chiusero a quota 60 lunghezze) ed entrare di diritto nell'Olimpo dei tecnici viola che negli ultimi anni hanno sempre terminato il campionato con 60 o più punti.
Se infatti la Fiorentina dovesse ottenere l'intera posta in palio contro Cagliari e Milan, sarebbero in tutto 63 i mattoncini messi assieme dalla squadra nell'arco di 38 giornate, ovvero tre in più rispetto alla passata stagione ma soprattutto ad appena -1 da quelli collezionati dalla prima Viola di Paulo Sousa (che nel 2016/2017, dopo aver sfiorato il titolo di campione d'inverno, si arrestò a quota 64) e dall'ultima guidata da Vincenzo Montella (quella che nel 2015/2016 raggiunse le semifinali di Europa League e Coppa Italia). Un obiettivo niente male che darebbe ancora più lustro al lavoro della formazione viola, partita tra lo scetticismo generale e arrivata alle porte dell'Europa.
Non sono però soltanto i punti totali a far gola a Pioli. Perché anche per ciò che riguarda il dato conclusivo dei gol incassati la lotta è ancora aperta e potrebbe regalare tra due domeniche dei risvolti sorprendenti. La Fiorentina infatti ad oggi ha incassato 40 retie se dovesse mantenere la porta inviolata nei prossimi due match (o al massimo subire un solo gol in più) potrebbe laureare la propria difesa come la migliore da otto anni a questa parte (l'ultima volta che la Viola in 38 giornate ha subìto meno di 40 gol è stato nel 2008/2009, con Prandelli in panchina: allora il dato si fermò a 38). Europa, dunque, ma non solo.