NON INCOLPIAMO POI KALINIC
Questo è un periodo dove molti di noi si dedicano ad un’attività piacevole come lo shopping, legato alle prospettive allettanti ed economiche dei saldi e probabilmente anche la Fiorentina deve aver preso in considerazione questa tendenza per il caso Kalinic. Se fosse stato un prodotto, un bene di lusso (viste le cifre di cui si parla) avrebbe avuto, fino a qualche giorno fa quando ADV ci comunicò la “blindatura”, un cartellino col prezzo di 50 milioni.
Adesso si parla di 38-40, quindi importo scontato? Spesso si mette in svendita roba vecchia o quella della quale ci si vuole liberare, ma perché farci credere che la cifra fosse 50 per poi perderlo a molto meno, considerata anche la considerazione e il rispetto che nutre Sousa per lui?
E’ chiaro che sono importi imbarazzanti, è chiaro che la plusvalenza sarebbe da record, è chiaro che a quelle cifre non si può resistere, ma sarebbe opportuno far rispettare la clausola altrimenti non ha alcun senso metterla. Mi viene anche il dubbio che la dirigenza avesse già avuto qualche contatto cinese e abbia provato, con la suddetta blindatura, a strappare la cifra più alta possibile.
Domenica mi hanno preoccupato le parole di ADV, dopo la splendida vittoria contro la Juve, quando ha detto che sentiva parlare di cifre non corrette e che doveva incontrarsi col ragazzo. Stai a vedere che alla fine la colpa sarà di Kalinic, che sarà lui il responsabile di questa partenza, che passerà per un ingrato e un mercenario! Si dirà che voleva andarsene lui, ma sono convinta che non smani d’entusiasmo all’idea di andare a giocare nel Tianjin anche se economicamente guadagnerebbe una somma mostruosa. Credo però che sappia benissimo che in questo modo, dalla lontana Cina, sparirebbe dai radar del calcio che conta.
Purtroppo il concetto d’irrinunciabile è stato abbinato a tante delle ultime operazioni viola, da Savic ad Alonso, e l’offerta per Kalinic s’inserisce in questo gruppo. Rimane però la preoccupazione e la perplessità sul futuro eventuale reinvestimento della vendita. Va anche detto che a gennaio è complicato fare buoni affari e si rischia di essere “presi per il collo” con prezzi esosi ma, quando si sono visti accumulare tanti “tesoretti” sacrificati a ripianare bilanci, si ha paura di vedere il solito epilogo.
Per la nota teoria che prevedeva “che i più forti non lasceranno la Fiorentina”, mi auguro che Kalinic ce la faccia a rifiutare i tanti soldi cinesi e metta la società in difficoltà così come ci mette gli avversari in campo. Se confidiamo in una seconda parte di campionato, oltre alle coppe, di un certo spessore non possiamo perdere il nostro attaccante migliore.
La Signora in viola