MAL DI TRASFERTA
Due punti in quattro gare, frutto di zero vittorie, due pareggi e due sconfitte. Il bottino della Fiorentina lontano dal Franchi non è certo entusiasmante, tanto che se si considerasse solo il rendimento esterno i viola sarebbero in piena corsa salvezza: solo quattro squadre (Palermo, Parma, Catania e Chievo) hanno fatto peggio dei viola in trasferta. Certo, se le decisioni arbitrali non avessero avuto una qualche influenza nelle sfide contro Inter (1 punto), Parma (2 punti) e Chievo (2 punti) forse staremmo a parlare di un'altra classifica e di altre statistiche. Ma ad oggi la situazione è questa.
Probabilmente era dai tempi di Trapattoni che la Fiorentina non aveva una tale spread fra rendimento in casa e rendimento in trasferta. I viola hanno conquistato al Franchi l'83% dei punti che hanno in classifica, per una media di 2,5 punti a partita; in trasferta il discorso è diametralmente opposto, e la media scende a 0,5 punti a gara. E se in casa i viola hanno la miglior difesa del campionato (1 gol preso, Viviano imbattuto da oltre 320'), il dato più interessante in trasferta è quello relativo all'attacco: lontano dal Franchi la Fiorentina non è mai rimasta a secco ed ha sempre segnato esattamente 1 gol.
A differenza delle gare interne, però, dove hanno segnato solo gli attaccanti (Jovetic 4 + Toni 1), in trasferta i gol sono arrivati più dalla difesa (Roncaglia e Rodriguez 1) che dall'attacco (Jovetic 1). E il discorso vale anche per lo stesso JoJo, che ha segnato l'80% dei propri gol al Franchi e in trasferta ha collezionato diverse insufficienze e persino un rigore sbagliato.
Insomma, arbitri a parte, la Fiorentina deve cambiare marcia in trasferta. E, nei prossimi dieci giorni, ha la possibilità di farlo sugli insidiosi ma tutt'altro che inviolabili campi di Marassi (il Genoa ha già perso 2 volte in casa) e S.Siro (il Milan in casa ha un bottino di 1 vittoria e 3 ko). Ma prima, pardon, c'è la Lazio di un certo Klose. Al Franchi.