LE DUE STRADE PER L'EUROPA: ECCO COSA CAMBIA CON O SENZA PRAGA

07.06.2023 13:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LE DUE STRADE PER L'EUROPA: ECCO COSA CAMBIA CON O SENZA PRAGA
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Una gara che può cambiare due stagioni: questa e la prossima. La finale di Conference League in programma questa sera a Praga non è importante solo perché mette in palio, oltre a un trofeo, prestigio e storia internazionale ma perché - in ottica Fiorentina - può già dare un indirizzo preciso a quello che sarà il futuro prossimo del club viola. Trionfare all’Eden Arena infatti consentirebbe di chiudere al meglio un’annata fatta di 60 partite (facendo schizzare alle stelle i giudizi su questi ultimi dieci mesi di Biraghi e compagni, passati attraverso un ottavo posto in campionato e una finale di Coppa Italia persa) ma, al contempo, permetterebbe già di impostare la programmazione della prossima estate, che a seconda del risultato di oggi cambierà in modo evidente.

La vittoria della Coppa, infatti, consentirebbe alla Fiorentina di qualificarsi da testa di serie alla prossima Europa League e i viola avrebbero l’opportunità di partire dai gironi del prossimo torneo Uefa (il secondo più importante dopo la Champions): non più dunque ad agosto - come fatto dai viola nel 2022 in Conference - ma addirittura il 21 settembre, giorno in cui è prevista la prima gara della fase a gruppi. Di conseguenza cambieranno anche gli introiti, che rispetto al torneo in cui è impegnata attualmente la formazione di Italiano saranno maggiori: ad oggi infatti la Fiorentina ha collezionato poco più di 10 milioni di euro nel suo lungo percorso che dal Twente l’ha portata ad affrontare il West Ham (circa 10,37 milioni) con la prospettiva - in caso di successo stasera - di arrivare a quota 12 (il tutto al netto dell’assenza dei bonus di biglietteria e market-pool).

Ben altri sono gli incassi che invece mette in palio l’Europa League, se si pensa che la Roma - finalista sconfitta di questa edizione - ha chiuso il torneo con 19,42 milioni all’attivo, ovvero quasi il doppio di quanto ottenuto dalla Fiorentina nel suo lungo percorso in Conference. Giocare in un torneo che mette in palio premi maggiori, potrebbe cambiare anche il tasso di entusiasmo e di voglia di investire da parte della proprietà. Ma i risvolti della sera di Praga potrebbero non essere finiti qui. In caso (non auspicabile) di sconfitta, l’attenzione di società e tifosi viola si sposterà a quel punto a Nyon, il luogo dove ha sede la Uefa che dovrà decidere entro la prossima settimana se la Juventus sarà ammessa a partecipare alla prossima Conference alla luce delle irregolarità dei bilanci riscontrate in sede di giustizia sportiva. 

Un eventuale ripescaggio dei viola nel terzo torneo continentale, costringerebbe la Fiorentina a impostare la nuova stagione sulla falsa riga di quella appena conclusa, ovvero con i primi impegni europei già a metà agosto (sono già fissati per allora i playoff per accedere alla fase a gironi). Sempre meglio che rimanere a mani vuote, certo, ma in ogni caso una serie di impegni in più sul calendario con cui fare i conti.