LA RIVINCITA DI OLIVER
Sarà certamente uno degli osservati speciali nella sfida di questa sera a Leskovac, in quello che è il torneo che - per stessa ammissione di Vincenzo Italiano - gli dovrebbe competere nella logica dell’alternanza tra i pali. Dopo oltre un mese di assenza dai campi, Oliver Christensen in Serbia è destinato a tornare titolare e a cancellare i fantasmi che gli erano piovuti addosso dopo l’infortunio nel corso del riscaldamento della gara contro il Ferencvaros del 5 ottobre: da allora per il danese è iniziato un mini-calvario che è durato fino ad oggi, giorno nel quale il tecnico pare aver deciso di rinnovargli la fiducia con l’obiettivo di fargli centrare il suo primo clean sheet da quando l’ex Herta Berlino si è trasferito a Firenze.
I numeri collezionati fin qui dal classe ’94 non sono propriamente brillanti: tre presenze per un totale di 270’ e ben otto gol subiti, sei in campionato e due in Conference (a Genk). E insieme a questo un tris di prestazioni, specie quella in Belgio, che non aveva lasciato in dote troppe garanzie a livello di sicurezza tra i pali. Ecco perché la sfida di questa sera contro il Cukaricki - appena un gol in tre gare in tutto il torneo europeo e già asfaltato dalla Fiorentina due settimane fa al Franchi - sembra sulla carta il miglior appuntamento possibile per tornare alla ribalta e rilanciare la propria candidatura all’interno di una stagione che, anche stavolta, per i viola si annuncia ricchissima di impegni.
Se infatti Nzola e soci vanno a caccia di un’altra goleada per sistemare il discorso della differenza reti generale con Genk e Ferencvaros in caso di arrivo a pari punti nel girone o con una o con entrambe le squadre, altrettanto importante nella medesima ottica - è già fin da stasera - sarà infatti non prendere gol, cosa peraltro regolarmente già avvenuta in campo internazionale sia contro i belgi che con gli ungheresi. Ad Oliver il compito di non deludere e di lanciare un segnare forte e chiaro.