LA PANCHINA NON AIUTA
Sono ormai tre giornate che l'andamento delle partite che vedono coinvolta la Fiorentina sembra scritto sempre dalla stessa mano: il copione prevede i viola avanti, con magari nel mezzo anche una o due occasioni non sfruttate per il raddoppio - quella di sabato sull'asse Chiesa-Simeone fa ancora male - salvo venire poi ripresi da una rete della squadra avversaria. In questo leitmotiv tutt'altro che incoraggiante c'è però anche un'altra tendenza che probabilmente spaventa ancora di più. Stiamo parlando del contributo arrivato dai giocatori della Fiorentina che partono dalla panchina.
Zero. Nessun gol dei diciassette segnati fino a questo momento dalla Fiorentina è mai arrivato da un calciatore subentrato a partita in corso. Nessuno. Ed è un dato che spaventa, se si pensa che la forza di alcune grandi squadre, ed un esempio facile facile arriva proprio dalla nostrana Juventus, sta proprio nella panchina lunga e nella capacità anche dei cosiddetti panchinari di determinare. Un dato, quello gigliato, che lascia aperte diverse possibilità di interpretazione.
Da una parte, probabilmente, non può che far aumentare un parziale malcontento nei confronti della gestione della gara da parte del tecnico Pioli. Un aspetto del quale l'allenatore viola è stato spesso accusato in questi ultimi mesi è infatti l'incapacità di determinare in modo netto un cambio di rotta rispetto ai piani con i quali ha preparato la partita. Il non riuscire ad incidere tramite le sostituzioni, ed il dato in tal senso parla da sé, è sicuramente un aspetto primario di questa critica. Dall'altro lato però andrebbe probabilmente anche stimato il valore assoluto della rosa, e la sostanziale differenza di qualità tra interpreti in alcuni reparti del campo, come ad esempio la difesa, oppure la mediana. L'attacco è il reparto nel quale si può ruotare maggiormente per il tecnico, ma il fatto che nessun subentrante - neanche quelli più offensivi - sia ancora riuscito a lasciare il segno desta più di una preoccupazione.