LA MANO SUI TRE PUNTI
La risposta è arrivata forte e chiara, e almeno nel suo caso senza strascichi polemici. Tra i protagonisti della ritrovata vittoria in casa viola c'è anche Alban Lafont, autore di una parata determinante nel momento più complicato della sfida con l'Empoli. Da poco passati in vantaggio grazie al gol di Simeone, il secondo consecutivo, gli uomini di Pioli devono ringraziare soprattutto il giovane portiere francese, capace di sfoderare un istinto felino di fronte al tocco ravvicinato di Caputo. Una parata di quelle pesanti, che lo stesso allenatore viola ha paragonato a un gol nelle dichiarazioni del dopo gara.
In effetti il modo e la rapidità in cui Lafont è riuscito a distendersi respingendo il piattone di Caputo ha pareggiato il valore di un gol da bomber, anche e soprattutto perché l'eventuale due a due dell'Empoli avrebbe potuto tagliare le gambe alla Fiorentina che ha poi potuto chiudere la sfida grazie al gol di Dabo. Una reazione d'orgoglio, certo, ma anche un gesto tecnico che conferma le doti di questo giovane portiere recentemente finito nel mirino della critica. Del resto erano stati soprattutto i gol incassati a Reggio Emilia a sollevare qualche perplessità sulle doti di Lafont, già finito sul banco degli imputati anche per il pareggio incassato al Franchi contro la Roma (respinta incerta e gol di Florenzi) e a Frosinone sul tiro dalla lunga distanza di Pinamonti.
Circostanze nelle quali il francese aveva evidenziato qualche limite nella spinta al momento del tuffo, salvo confermare sempre e comunque un coraggio non indifferente. Che sia con i piedi o sulle palle alte Lafont ha subito dimostrato di non farsi intimorire troppo dagli avversari nonostante la giovanissima età, adesso anche la sua reattività ha finalmente aiutato la Fiorentina a portare a casa punti pesanti.