LA LEGGE DELL'EX
L'esordio aveva regalato ben altre sensazioni, eppure per Carvalho Amauri la ricerca del primo gol in maglia viola deve necessariamente proseguire. Possibilmente confermando una delle leggi non scritte del calcio, quella del gol dell'ex. Andiamo con ordine. Dopo un inseguimento infinito, e qualche ritardo sul fil di lana fin troppo abituale dalle parti del "Franchi", Amauri approda alla Fiorentina andando a coprire, parzialmente, reparto offensivo debilitato dalla partenza di Gilardino, Silva e Babacar.
L'inattività, o meglio la lontananza dalle gare vero, però, sembrava poter rappresentare il problema principale per il nuovo attaccante gigliato. Eppure, come si diceva, la prima uscita fu di quelle che facevano ben sperare. Nella vittoria sull'Udinese firmata Jovetic e Cassani, i primi novanta minuti di Amauri furono di gran spessore, quantomeno dal punto di vista fisico. La grinta e qualche occasione da rete, poi, fecero il resto anche nel rapporto con i tifosi.
Con lo scorrere delle partite, però, i mesi passati con la Primavera bianconera sono tornati d'attualità. Probabilmente insieme a qualche acciacco che poteva far parte del gioco. Ed ecco che, dopo un primo forfait coinciso con la trasferta di Roma contro la Lazio, le ultime uscite di Amauri hanno fatto risuonare qualche mugugno anche nei confronti del brasiliano. Serve la scossa, dunque, sia per il morale di un attaccante che, per definizione, ha bisogno del gol, sia per non dover rimpiangere troppo l'assenza di Jovetic da qui alla gara con la Juve (o almeno così si spera).
La legge dell'ex,dunque, e che legge...soprattutto a rivedere il gol messo a segno proprio da Amauri contro i viola nell'ultimo Parma-Fiorentina. Una "bicicletta" che oggi rappresenta la prima speranza della Fiorentina, e di tutti i suoi tifosi. Una legge non scritta ma spesso decisamente reale in quelle che sono le inspiegabili dinamiche di una partita calcio. Dovesse davvero confermarsi, anche con un gesto di tutt'altra fattura, andrebbe benissimo lo stesso.