L'ULTIMO ACQUISTO... CONDIZIONATO
A sentire le indiscrezioni che filtrano dai corridoi di viale Fanti, dopo l'arrivo di Edimilson - non ancora ufficiale, ma lo diventerà al massimo domani a causa dell'impegno avuto oggi dal suo West Ham - il calciomercato della Fiorentina si può, de facto, ritenere ormai al suo termine. A posto così, potrebbe aggiungere qualcun altro scimmiottando una frase divenuta celebre come parodia delle ultime sessioni di trasferimenti del Milan condotte sotto l'egida di Galliani. La verità è che allo stato attuale delle cose in casa Fiorentina non c'è nessun nome segnato e sottolineato sul taccuino, nessun profilo da inseguire per una qualsiasi esigenza di voler completare la rosa. La testa di chi fa mercato non può che essere rivolta alle cessioni, dopo le tante già effettuate nella settimana che va finendo, ancora da operare: su tutti Olivera, Cristoforo, Saponara e Thereau, ossia gli esuberi certi.
Una fiammella per vedere un ulteriore acquisto in questa finestra in realtà c'è, ma racconta di una situazione condizionata a sua volta da un'altra. Stiamo parlando della questione secondo portiere. Se non ci sono dubbi sul fatto che Lafont, perlomeno in partenza, sarà il numero uno designato della Viola, su Dragowski pende invece molta incertezza. Secondo quanto appreso, la Fiorentina non percepisce la cessione del portiere polacco come una priorità. Detta ancor meglio, Dragowski potebbe partire solo in caso qualcuno si presenti con un'offerta giudicata congrua, e non saranno i viola a forzare una sua uscita. Anche perché sul suo conto sono stati investiti dei soldi, e l'auspicio dalle parti di viale Fanti è di rientrare nell'investimento per un portiere sul quale ancora non tutte le speranze sono perdute. In caso si realizzino i suddetti accorgimenti, Corvino e Freitas torneranno sul mercato alla ricerca di un nuovo dodicesimo, altrimenti le probabilità che i movimenti in entrata si fermino dopo Edimilson saranno abbastanza elevate.