L'ENNESIMO EQUIVOCO
Era prevedibile una grande difficoltà complessiva nell'approcciare la trasferta di Napoli, ma il quadro che è emerso al fischio finale di Rizzoli, che sembrava essere l'ultimo in carriera ma che invece probabilmente non sarà, è parso desolante: nel primo tempo la squadra gigliata non è proprio scesa in campo, mentre nella ripresa ha pagato a carissimo prezzo il tentativo di buttarsi totalmente all'arrembaggio, subendo anche la terza e quarta rete avversaria, intervallate dall'inutile, ai fini dell'andamento della gara, rete di Ilicic. Complessivamente verrebbe da dire che Napoli-Fiorentina, almeno per quanto riguarda i viola, ieri sera sia durata appena otto minuti.
Già nel pre-partita, al momento della lettura delle distinte, qualcosa di strano era emerso: leggendo lo schieramento gigliato permaneva un forte dubbio su dove potesse giocare Federico Bernardeschi. Dubbio che, al momento della disposizione delle due squadre sul terreno di gioco, è rapidamente svanito: nello strano 4-4-1-1 adottato da Sousa, perché così ha giocato di fatto ieri sera la Fiorentina, Bernardeschi è stato riportato al suo ruolo originale, ma mai troppo amato: quello dell'esterno destro di centrocampo. Il risultato è stata una prova scialba, omologatasi alla mediocrità latente della serata viola, con soltanto un guizzo del numero 10, che ha insidiato Reina nella ripresa. Lungi dal voler incriminare l'una o l'altra parte, in special modo dopo una sconfitta pesantissima a livello di squadra come quella del San Paolo, si apre però l'ennesima riflessione sugli equivoci tattici che regnano all'interno di questa Fiorentina.