IL CALCIO NEL PALLONE
Si gioca domenica con il Brescia e il 13 maggio con l'Udinese. Anzi no, facciamo domenica sera con l'Udinese e il 13 maggio normale turno infrasettimanale per tutta la Serie A. No, ci ho ripensato: Udinese-Fiorentina nel tardo pomeriggio a porte chiuse così che i viola possano tornare in serata a Firenze.
Alla fine dovrebbe essere questa la soluzione, ma la schizofrenia del calcio italiano dovuta ad un virus improvviso e difficile da contenere sta tenendo nel caos l'intero calcio italiano. E a farne le spese ovviamente è anche la Fiorentina, con Iachini costretto a continuare le sue sedute d'allenamento senza però sapere quando e contro chi la squadra viola giocherà la propria partita.
L'unica fortuna - dal punto di vista sportivo, s'intende - della Fiorentina è che il club gigliato non è l'unico a vivere questo momento di completa confusione, ma chi più chi meno in Serie A ogni squadra vive alla giornata. Mal comune mezzo gaudio, dicevano i saggi latini.
Fatto sta che l'Assemblea di Lega prevista per oggi a Roma si terrà solo a ranghi ridotti. I club si sono già messi d'accordo in separata sede e non c'è bisogno di ritrovarsi tutti assieme per decidere. In più ci sono le disposizioni del Governo, che impongono nuove e più approfondite riflessioni. Le ultime decisioni hanno portato a rinviare anche entrambe le semifinali di Coppa Italia.
Quando si uscirà da questo caos è difficile da prevedere, non fosse altro perché di imprevedibile in questa vicenda c'è stato praticamente tutto. L'unica speranza è che le decisioni possano arrivare in maniera più decisa e definitiva rispetto a quanto accaduto finora. Perché il calcio italiano non può permettersi di continuare ad agire in maniera così confusa.