FIORENTINA, Aria di Nazionale
L'aria della Nazionale fa bene, ma mica poi tanto. Ci spieghiamo meglio. Passano settimane, mesi, senza che nelle rispettive società si scatenino terremoti e tormentoni dovuti a qualche dichiarazione di troppo, o a qualche questione (ad esempio un rinnovo contrattuale) che resta sospesa nell'aria. Finisce, allora, che nel giro di qualche giorno la posizione di Montolivo, e del suo rinnovo in viola fino al 2016, diventi un vero e proprio caso. E che dalla Polonia rimbalzino le parole di Boruc molto poco propenso a fare panchina per i prossimi 10 mesi. Giusto a completare il quadro, anche la voglia di tornare in campo espressa da Mutu direttamente dalla Romania, quando a Firenze c'è chi ancora aspetta di sentire la sua voce da prima dell'estate.
Vere e proprie bordate, quelle del numero uno della Nazionale polacca. "Non sono andato a Firenze per fare la panchina", e palla (avvelenata) che torna nelle mani di Mihajlovic. Poche parole, ma significative, quelle del capitano gigliato che invece prova a gettare acqua sul fuoco in merito alla distanza attuale fra la proposta della Fiorentina e quelle che sono le sue esigenze. E va a finire che, nel mezzo, si ritrovano i tifosi viola. Divisi sulla questione del rinnovo di Montolivo, perplessi su quella che può essere la coesistenza fra Frey e Boruc per un'intera stagione. In tempi in cui la Fiorentina si prepara a un tour de force in campionato, servirebbe soprattutto concentrazione e compattezza. Invece che i fiumi di parole che arrivano, regolarmente, dai ritiri delle Nazionali sparse in tutto il mondo.