DAL 7° POSTO ALLA SALVEZZA: ECCO COSA MANCA PER LA A
Era da sette anni esatti che la Fiorentina, a tre giornate dal termine del campionato, non aveva ancora ottenuto la salvezza matematica. Un dato che deve far riflettere, soprattutto alla luce di quelli che erano stati gli obiettivi di inizio stagione sbandierati dalla società. Che il settimo posto (che ad oggi peraltro non garantisce affatto l’Europa League, con la Lazio - ottava - finalista di Coppa Italia) non fosse del resto un traguardo poi così ambizioso lo si era capito subito. Anche se in pochi, tuttavia, avrebbero preconizzato a luglio che a 270” dal fischio finale di questa Serie A Pezzella e compagni sarebbero stati addirittura a -16 da questo prelibato piazzamento (in attesa di sapere cosa farà stasera il Milan).
Ecco perché conviene, anche solo per scaramanzia, concentrarsi sulla lotta salvezza, che vede i viola ancora invischiati, se pur marginalmente. Per ottenere la matematica permanenza in A, alla Fiorentina basterà ottenere un punto nelle prossime tre gare, a patto che ovviamente l’Empoli (terzultima) inanelli un filotto vincente contro Sampdoria, Torino e Inter: qualcosa di difficile anche solo da immaginare (visto che peraltro la formazione di Andreazzoli non è apparsa poi così in palla nel derby vinto contro i gigliati ieri) ma che dobbiamo doverosamente mettere nel campo delle ipotesi. In caso di arrivo a pari punti con gli azzurri infatti, la Fiorentina sarebbe in vantaggio in virtù della differenza reti negli scontri diretti (3-1 al Franchi, 1-0 al Castellani) e guadagnerebbe la salvezza ai danni dei “cugini”.
In caso di passo falso di Caputo e soci già domenica prossima a Marassi contro la Samp (basterebbe anche un pareggio), la Fiorentina sarà matematicamente salva e potrebbe anche “permettersi” di perdere tutte e tre le ultime partite (col Milan, oltretutto, i viola giocheranno in anticipo rispetto agli azzurri e in caso di segno 1 o X potrebbero già archiviare la pratica salvezza). Il tutto, ovviamente, senza considerare Udinese e Genoa che in questa lotta così incerta sono messe decisamente peggio dei viola, in quanto alle spalle dei gigliati in classifica.
Nell’ipotesi in cui la Fiorentina da qui al termine della stagione dovesse ottenere al massimo un punto, quella attuale diventerebbe la peggior annata dell’era Della Valle nel massimo campionato: ad oggi infatti resiste il record in negativo del 2004/2005, quando la Viola di Mondinco-Buso-Zoff chiuse al 16° posto con 42 punti, salvandosi alla 38ª giornata solo in virtù della classifica avulsa. E, i maligni direbbero, di Calciopoli.