DA BENASSI ALLA DIFESA. LE IPOTESI DI CAMBIO MODULO
Le indicazioni tattiche post-San Siro non sono state delle più idilliache, anzi. Il 4-2-3-1 asimmetrico di Pioli non ha regalato certezze dal punto di vista del controllo della partita, se non per qualche tratto di partita, seppur a punteggio ampiamente compromesso.
In particolare chi ha sofferto una posizione difficile da identificare è stato Benassi, essendo stato chiamato a svolgere sia il compito di trequartista che quello di ripiegare all'indietro per dare mano e sostanza al centrocampo. L'avversaria non era neanche delle più semplici, però. Anche la difesa ha sofferto: Tomovic difficilmente potrà fare il terzino destro titolare in pianta stabile, e nell'attesa di Gaspar, neanche la coppia composta da Hugo e Astori ha convinto alla prima uscita. Il brasiliano, in particolare, oltre a lacune nell'interpretazione difensiva, sembra pagare la forzatura di dover partire a destra, sul lato del piede più debole tra i due.
Ecco che, con tutte queste indicazioni raccolte, si è fatta largo nelle ultime ore l'ipotesi di un cambio modulo. Il meno radicale probabilmente sarebbe un passaggio al 4-3-3: in questo l'ex centrocampista del Torino troverebbe in campo la sua collocazione naturale, ma rimarrebbe immutata la questione terzini. Anche se, sempre aspettando il portoghese, Pezzella, in attesa di scoprirlo meglio, viene raccontato dai dati e dalle parole come capace di giocare largo a destra in difesa.
Le ulteriori ipotesi invece, richiederebbero un ulteriore intervento sul mercato. Quello dei difensori centrali. Perché le potenzialità per passare ad un 3-5-2 ci sarebbero, anche se servirebbe appunto almeno un acquisto per rimpolpare la schiera dei tre centrali. Chiesa, come abbiamo visto l'anno scorso, è capace di interpretare il ruolo di esterno, e sull'altro lato ci sarebbero Olivera e Biraghi a giocarsi il posto. Il punto interrogativo più grande a quel punto calerebbe su Saponara, ma aggirabile con l'utilizzo del trequartista in un 3-5-1-1. Insomma, le idee sono tante ma alla fine chi dovrà averle più chiare di tutti è uno soltanto: mister Stefano Pioli. A lui sono aggrappate le speranze di valorizzazione di alcuni profili in modo da regalare a tutti la Fiorentina più competitiva possibile.