BLACK OUT
Più che nelle gambe, la terza gara in una settimana si è fatta sentire nella testa della Fiorentina. Almeno questa potrebbe essere una delle spiegazioni alla prova dei viola in quel di Crotone, con 90 minuti se possibile peggiori di quelli giocati a Verona contro il Chievo. D'altronde i viola si sono svagati così tante volte nell'arco della sfida con il Crotone che pensare a cali fisici sembra un indirizzo totalmente sballato.
Tra le pieghe degli errori grossolani che hanno determinato la vittoria della squadra di Nicola si legge invece un'uscita dalla partita che Pioli ha già più volte denunciato. Quella ricerca di cattiveria e attenzione da prolungare per l'intera partita, vero leit-motif nelle indicazioni del tecnico, subisce un nuovo brusco stop sulla via della crescita, e la prima conseguenza è l'azzeramento dei vantaggi in classifica accumulati con la vittoria contro il Torino.
Più o meno tutti altrove con la testa, con la concentrazione, se si esclude l'unico Federico Chiesa che almeno al tiro c'è arrivato con buona costanza. Una domenica al buio con l'aggravante del gol di Benassi che avrebbe potuto consentire la rimonta. Il modo in cui la Fiorentina ha giocato la ripresa al cospetto di un onesto Crotone è un brutto passo indietro e un preoccupante segnale in vista della Roma, perchè black out come quelli di oggi si pagano carissimo sotto tutti i punti di vista.