BARAK, I NUMERI PARLANO DI UN'INVOLUZIONE: A FIRENZE BENE SOLO IN CONFERENCE

20.12.2023 10:00 di  Samuele Fontanelli  Twitter:    vedi letture
BARAK, I NUMERI PARLANO DI UN'INVOLUZIONE: A FIRENZE BENE SOLO IN CONFERENCE
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Antonin Barak è sbarcato con grandi aspettative a Firenze nell'agosto del 2022. Complici anche i tanti guai fisici però, il trequartista ceco in maglia viola non è ancora riuscito a mostrare tutto il suo potenziale. Anche in vista di questa di questa stagione, il grave problema accusato in estate lo ha fatto partire in ritardo rispetto ai suoi compagni, con un evidente contraccolpo sui minuti giocati e sulle prestazioni. Da agosto ad ora infatti il centrocampista classe 1994 ha giocato solamente 467 minuti tra Serie A, Coppa Italia e Conference League. L'ex Verona, addirittura, ha disputato la sua prima gara da titolare quest'anno solamente il 26 ottobre nella sfida europea contro il Cukaricki.

Da quando è arrivato sulle rive dell'Arno, ormai sedici mesi fa, Barak, numeri alla mano, sembra aver subito un'involuzione rispetto al giocatore ammirato con la maglia del Verona. Il centrocampista boemo infatti con la Fiorentina ha realizzato solamente tre reti in 40 partite tra Serie A e Coppa Italia. In gialloblu invece le statistiche erano ben diverse, soprattutto tra il 2021 e il 2022. In quella stagione Barak addirittura segnò 11 gol e fornì 4 assist in 29 gare di campionato, trascinando gli scaligeri di Tudor (subentrato a Di Francesco dopo sole tre partite) fino al nono posto in classifica

A Firenze il centrocampista nativo di Pribram, soprattutto in Serie A, non è ancora riuscito a replicare quelle prestazioni. Sprazzi del Barak veronese invece si sono visti in Conference League. Nella terza competizione europea infatti la scorsa stagione il trequartista boemo si è esaltato, segnando cinque gol e fornendo un assist(per la rete del momentaneo 0-2 di Cabral contro il RFS Riga) in 12 partite. Barak si è iscritto al tabellino dei marcatori nei gironi, nelle due sfide contro il RFS Riga e contro l'Heart, negli ottavi di finale contro i turchi del Sivasspor e soprattutto nella semifinale di ritorno contro il Basilea. Quella rete al St. Jakob-Park al 129' minuto, decisiva per far ottenere ai viola il pass per la finale di Praga infatti è, per il momento, il punto più alto della sua storia in viola.