BANDIERA BIANCO... NERA
E dopo Marotta arriva Antonio Conte. A questo punto manca solo il comunicato ufficiale... Lo Juventus football club rinuncia alle prestazioni di Stevan Jovetic - ci perdoneranno l'ironia, ma che volete... siamo fiorentini - perchè quei "cattivoni" dei Della Valle non scendono dai 30 milioni richiesti. Restiamo in attesa per l'ipotesi del prestito gratuito. Eh già, perchè il prode direttore sportivo bianconero aveva provato ad imitarci, a sciorinare una battuta sullo stile toscano, ahilui... senza peraltro riuscirci. Certamente più serio, più professionale Antonio Conte, che rinuncia a Jovetic giudicandolo troppo costoso. "E' un giocatore talentuoso - testuale il tecnico bianconero - ma ha un prezzo elevato. In Italia nessuno se lo può permettere". Insomma Marotta, Conte, tutta la Juventus alza bandiera bianca (o seguendo il gioco di parole del nostro titolo, alza bandiera bianco...nera) si arrendono davanti alla pervicacia dei Della Valle, e perdono il primo obiettivo di mercato. Tevez o non Tevez, la Juventus voleva Jovetic... e non lo avrà. Ed ha un bel dire Marotta (ancora testuale) che afferma... "Siamo a posto così". Il DS juventino novello Fedro che modernizza la favola de "La volpe e l'uva" ostentando sicumera. La Juventus si è accorta di avere un muro davanti a lei fatto di principi, regole ferree, diktat morali ed imprenditoriali: Jo-Jo costa 30 milioni, prendere o lasciare. E la Juve... lascia.
NON SOLO JOVETIC - Torniamo alle parole di Conte che, dobbiamo dirlo, ci sono piaciute assai. Da qui a farne un panegirico ce ne corre, però la serietà con le quali le ha pronunciate, l'apparente considerazione che nutriva verso la Fiorentina in quanto squadra, in quanto società, ci hanno colpito. Anche in questo caso si tratta di una sorta di "Bandiera bianco...nera", nel senso di richiesta d'aiuto, per esorcizzare il pericolo Fiorentina come avversario per lo scudetto. "Fatti e non parole, la Fiorentina non è più da considerarsi una provinciale. Una squadra che prende un giocatore come Gomez, uno da 20 milioni di euro, può ambire a grandi traguardi". Parole e musica (per le orecchie dei tifosi viola) di Antonio Conte. Ergo: stiamo attenti perchè la Fiorentina è forte, e chi vuol vincere lo scudetto deve fare i conti con lei. E chissà se a Conte tornerà in mente la sera del 18 marzo 2012, quando rifilò 5 gol alla derelitta Fiorentina di Delio Rossi. Oppure il 25 settembre 2012 quando la nuova Fiorentina di Montella mise sotto la sua Juve, e solo la sfortuna (traversa di Jovetic, mille conclusioni a fil di palo, un mezzo rigore su Pasqual...) salvò i bianconeri da una sconfitta certa. Forse già da quella partita Conte capì che il vento era cambiato, che in pochi mesi la Fiorentina dei Della Valle aveva strambato verso traguardi ambiziosi. Oggi, con l'acquisto di Gomez, di Joaquin, di Giuseppe Rossi, di Ambrosini... Oggi con la rinuncia a Jovetic, l'impotenza di fronte ad una richiesta importante, insormontabile, Conte (al pari di Marotta, anche se il DS non lo ammetterebbe mai) ha ufficializzato che le distanze sono annullate, che la Fiorentina fa paura. E questa, per i Della Valle, è un'ulteriore vittoria.