ASPETTANDO COMMISSO
Uno dei primi concetti espressi da Rocco Commisso nel momento del suo approdo a Firenze è stato quel suo "non licenzio nessuno" che convinse il presidente a puntare su Vincenzo Montella la scorsa stagione, salvo poi trovarsi in inverno a dover salutare l'allenatore campano. Un concetto espresso prima di scontrarsi con il mondo del calcio, un mondo nel quale le regole dell'imprenditoria valgono fino ad un certo punto.
E infatti sembra incredibile, ma un anno dopo la Fiorentina è nella stessa identica situazione, con un allenatore che fatica a far risultato e la piazza che ne chiede l'esonero. In società invece si prende tempo in attesa della decisione finale del presidente, la cui opinione conta per forza di cose più di tutte le altre. Una società che comunque si è già tutelata e preparata in caso di addio a Iachini, con Cesare Prandelli pronto a sedere su quella panchina che tante gioie ha regalato a lui e a tutti i tifosi viola.
Il problema è che la decisione tarda ad arrivare e non è certamente da escludere che si possa andare addirittura a domani, giorno della ripresa degli allenamenti, per sapere se a guidarli ci sarà ancora Iachini oppure Prandelli. Una situazione nata dai dubbi che Commisso ha nel mettere un terzo allenatore sotto contratto e figlia di un Beppe Iachini ancora convinto di poter incidere sulla squadra. Il tempo che passa da una parte fa il gioco di Iachini, dall'altra però dimostra che questa volta Commisso ci sta pensando davvero.
Si dice che di solito la notte porta consiglio. Ecco, considerando che Rocco Commisso si sveglierà quando più o meno in Italia sarà ora di pranzo, la speranza è che la notte americana possa dare una mano al tycoon per sbrogliare una situazione fattasi piuttosto complicata.