VIERI, A Firenze sono tornato un atleta

14.05.2008 14:05 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: datasport.it

Christian Vieri si racconta a 34 anni, di cui gli ultimi 27 passati sui campi di mezza Italia e non solo. Dopo essersi segnalato come attaccante prolifico nelle fila dell`Atalanta, il decollo definitivo arriva nel 1996-97 in casa Juventus. In bianconero ci fu l`incontro-scontro con Marcello Lippi: `E’ stato un incontro di boxe (ride, ndr). Ci siamo presi un po’, durante l’anno. C’e` stato uno scambio di opinioni abbastanza forte`, racconta Vieri a Sky Sport. `Durante un Juventus-Atalanta, io ero entrato al 40’ e dopo cinque minuti fini` il primo tempo. Lui mi disse qualcosa negli spogliatoi e io gli risposi. Furono bravi i miei compagni a separarci. Forse e` stata quella la scintilla che ci ha fatto conoscere - ammette - Siamo entrambi toscani e ci piace dire le cose in faccia. Quella sera Peruzzi mi chiamo` per andare fuori a cena e mi porto` nel ristorante dove c’era anche Lippi. Andai a chiedergli scusa, abbiamo parlato un po’. Poi ho fatto tribuna per le tre-quattro partite che seguirono. Dopo mi fece giocare una partita a Milano contro l’Inter, quella successiva contro la Roma, entrambe in coppia con Amoruso e da quel momento non sono piu` uscito di squadra`.

Non si puo` dimenticare nemmeno il periodo spagnolo, da idolo (dei tifosi, meno della stampa locale) a Madrid, sponda Atletico. L’anno dopo 1 24 gol in 24 partite, in panchina arrivo` Arrigo Sacchi, `e io sono scappato - commenta Vieri - E’ una storia lunga. Durante gli allenamenti c’era troppa tattica, non mi divertivo. E allora ho detto al mio procuratore che se c’era la possibilita` di tornare in Italia, avrei preferito`.

Segui` la parentesi laziale, poi la `storia importante`, quella con l`Inter, dove Vieri arrivo con il soprannome di `mister 90 miliardi`. `A me non interessava proprio, non erano problemi miei. Se una societa` decide di pagarmi tanto, e` un problema dei due presidenti - taglia corto - Mi arrivo` una telefonata di Pezzotti, che era il secondo di Lippi, e mi disse: “Facciamo una pazzia. Vieni all’Inter con noi?”. Io risposi: “Se riuscite a prendermi, io con voi vengo sempre”. Dopo poche settimane mi hanno comprato`. Ancora Marcello Lippi, questa volta con minor fortuna: `C’erano tanti problemi, siamo stati anche sfortunati perche` io e Ronaldo ci siamo fatti male entrambi. Io mi sono strappato tre volte in un anno. Se non ci facevamo male, secondo me avremmo vinto alla grande`.



Sempre all`Inter, 5 maggio 2002: tragedia nerazzurra all`Olimpico, qualche somiglianza con il sorpasso milanista alla Lazio. `Ci sono rimasto male. Con l’Inter eravamo in vantaggio noi e quindi dipendeva da noi. Abbiamo perso, non si sa il perche`. Abbiamo preso quattro gol. Ho provato tanta delusione, ogni anno all’Inter bisognava vincere lo Scudetto e quindi c’era una grande pressione. Forse eravamo troppo carichi, o troppo cotti alla fine - spiega `Bobo` - Non lo so. So che non abbiamo vinto e che e` stato un dramma impressionante`. Poi la love-story finisce, nel modo peggiore: Vieri va al Milan, poi viene fuori una torbida storia di pedinamenti e intercettazioni ai danni del centravanti. `E’ difficile trovare le parole. Io penso di aver dato tanto all’Inter e non meritavo un trattamento cosi`. Cosi` e` uno schifo, non e` bello - sbotta - Hanno fatto una cosa non bella, e` una vigliaccata andare ad intercettare le telefonate delle persone. Non si fa. E’ illegale. Infatti c’e` una causa in corso`. Deluso dal presidente Massimo Moratti? `Sicuramente, perche` e` stato lui a fare tutto quanto, pero` fa parte della vita`.

Ricordi in Azzurro, i due Mondiali sfortunati da giocatore e quello trionfante - visto da spettatore in tv - di Germania 2006. Vieri ammette: `Provai grande delusione perche` ero andato via dal Milan per giocare, avevo l’obiettivo del Mondiale e non potevo piu` andare per l’infortunio (al Monaco, ndr). Ero sicuro che lo avremmo vinto, non so come mai, ma sentivo questa cosa. Quello sarebbe stato il mio terzo Mondiale, avevo gia` fatto 9 gol e se ne avessi fatto un altro sarei diventato il piu` prolifico: era importante a livello personale`.

Infinle la Fiorentina, un progetto che ha visto Vieri protagonista, nonostante l`epilogo triste nella semifinale di Coppa Uefa, con il rigore decisivo sbagliato proprio da Bobo. `Avevo voglia di venire qui, quando mi e` stato proposto ho detto subito di si` perche` e` una squadra in cui lavorano tanto a livello fisico e io avevo bisogno di lavorare perche` dopo un anno fermo, dovevo fare una bella preparazione - spiega - È una societa` seria e quindi meglio di cosi` non poteva andare. Sono tornato un atleta sano, per bene, e questo era quello che volevo`. Ma quando Vieri pensa di smettere con il calcio giocato? `L’importante e` che non abbia piu` male al ginocchio, questa e` la cosa piu` importante, che riesca a fare l’atleta e il calciatore, lo faro` ancora per un paio di anni, poi smettero``. Mai pensato a fare l`allenatore? `Prima un po’ si`, ora non lo so: gli allenatori sono tutti stressati e tutti mezzi esauriti`.