VARRIALE, Quell'intervista a Vittorio Cecchi Gori...
E' stato presentato a Coverciano, sede in questi giorni del ritiro azzurro della Nazionale italiana, il nuovo libro dell'inviato Rai Enrico Varriale che, in 'A bordo campo - Il calcio oltre la linea bianca', racconta alcuni gustosi aneddoti sul mondo del pallone di casa nostra, vissuti da parte dell'attuale conduttore di Stadio Sprint. Tra le pagine della sua pubblicazione anche il ricordo di un'intervista a Vittorio Cecchi Gori. 'Con il presidente della Fiorentina ho vissuto uno degli episodi più divertenti della mia carriera, anche se quando il fatto si svolse sudai freddo vivendo momenti di grande tensione - ricorda Varriale -. Era l'anno che si sarebbe concluso con la retrocessione della Fiorentina, la squadra viola attraversò una crisi profonda originata dalla cacciata dell'allenatore Gigi Radice, decisa proprio da Vittorio Cecchi Gori dopo una litigata finita a botte fra i due nell'intervallo della partita che la Fiorentina stava giocando al Franchi contro l'Atalanta. Aldo Biscardì saputa la notizia mi inviò a Firenze, mettendo su un collegamento in diretta con la sede della Fiorentina, dove secondo accordi si sarebbero presentati Vittorio Cecchi Gori ed il nuovo allenatore. Fatto sta che nella convulsa giornata Agroppi giocò al rialzo e l'accordo non fu trovato.
A trasmissione già iniziata, mentre si stava ricostruendo dallo studio di Roma la litigata con Radice, ecco piombare nella sede della Fiorentina un infuriato Vittorio Cecchi Gori. Non senza fatica riuscii a calmarlo facendogli raccontare la sua versione dell’accaduto, quando lo scomparso giornalista di Tuttosport Vladimiro Caminiti attaccò il presidente viola dicendogli che mai avrebbe potuto emulare le gesta del padre, Mario Cecchi Gori, mostrando certi atteggiamenti. A questo punto Vittorio Cecchi Gori diventò una furia, si tolse il microfono ed abbandonò la trasmissione, nonostante invano gli facessi notare ciò che poi ripetei in diretta agli spettatori del Processo del lunedì, stemperando con una battuta la tensione che cresceva: Presidente - gli dissi -, siamo nella sede della Fiorentina. Che fa, se ne va da casa sua e lascia i suoi ospiti in salotto?'.