STADIO, Coni boccia la convenzione col Comune
Il Presidente del Coni provinciale, Paolo Ignesti, ha espresso parere contrario sulla bozza di convenzione che, entro un mese, deve essere rinnovata fra la Fiorentina e Palazzo Vecchio per l’uso dello stadio Artemio Franchi. E la convenzione viola è stata oggetto anche di buona parte della riunione dei capigruppo di maggioranza che è andata straordinariamente avanti per oltre due ore. Una buona sintesi è quella fornita dal capogruppo del Pd, Alberto Formigli: «E’ un dibattito fondato sul nulla: la convenzione non è nemmeno a conoscenza della giunta, il progetto che è stato presentato alla Soprintendenza non è firmato dagli uffici comunali, ma direttamente dai tecnici della Fiorentina. Questo iter non ha senso. Come non ha senso spaccare assessori e consiglieri comunali in chi è pro o contro la Fiorentina o gli stessi Della Valle. Il problema è solo quello di essere dei buoni amministratori».
Non si preoccupa più di tanto l’assessore allo sport Eugenio Giani: «Sono contento che sul tema della convenzione si sia aperto in città un dibattito così ampio e stimolante. E’ un percorso partecipato di cui terremo conto. Ho fornito la bozza della convenzione alla commissione consiliare proprio per anticipare il dibattito. In ogni caso il 1 luglio la bozza sarà discussa in giunta, poi il consiglio avrà venti giorni di tempo per emendarla, e ne discuteremo nel Salone de’ Dugento il 21 luglio». Pronta la risposta anche sul progetto non ‘firmato’ dai tecnici comunali. «Abbiamo seguito quel progetto passo per passo, ma lo abbiamo fatto redarre alla Fiorentina che poi eseguirà i lavori risparmiando anche sulla progettazione». Sulla bocciatura del Coni provinciale, poi, la risposta più dura: «L’entità dei lavori previsti al Franchi — chiude Giani, lapidario — ci impone di raccogliere il parere della commissione tecnica nazionale del Coni, non di quella provinciale».
IERI MATTINA però, il presidente del Coni provinciale, Paolo Ignesti, è stato ascoltato dalla commissione consiliare sport, presieduta da Dario Nardella. «Abbiamo convocato Ignesti — ha poi spiegato Nardella — in quanto rappresentante della massima autorità sportiva a livello territoriale». Il risultato è stata una bocciatura netta. Altra benzina su una polemica che è già ad altissima tensione. Le critiche sono parecchie e dettagliate, a partire dall’affitto annuale per il Franchi, che la bozza della nuova convenzione conferma in 750mila euro. «A fronte di un simile corrispettivo — scrive Ignesti, che si fa portatore non solo della sua personale opinione ma di quella di tutta la giunta proviciale del Coni — si concede l’uso dello stadio e del complesso dei campini, si consente alla Fiorentina opportunità di introiti rilevanti che derivano dalla totale gestione della pubblicità dello stadio e degli stessi campini, di tutti i punti ristoro, ovviamente di tutti gli incassi, compensati genericamente ‘dalla dichiarata intenzione di effettuare opere di investimento costituenti migliorie’ varie, tra le quali alcune destinate ad opere economicamente produttive alla stessa Fiorentina. In questo quadro il Comune mantiene per sé anche l’onere della manutenzione ordinaria del manto erboso dello Stadio».
E’ SOLO un passaggio della lunga relazione che non manca di ricordare che le opere progettate dalla Fiorentina nell’ambito dello Stadio e dei campini devono essere soggette al preventivo parere di legge del Coni. Poi una stilettata ‘velenosa’, perché — si chiede Ignesti — nella bozza della convenzione non appare alcun riferimento alla situazione debitoria in essere da parte della Fiorentina nei confronti del Comune?» Eppure — e su questo il presidente provinciale del Coni ci tiene ad essere preciso — «la questione è trattata con chiara evidenza nel regolamento che disciplina l’affidamento tramite evidenza pubblica alle società dilettantistiche senza fine di lucro». Insomma l’accusa è chiara: due pesi e due misure. Senza contare «i costi sociali che il Comune si assume in occasione di ogni partita». Ultima stoccata sui dodici anni di durata: «Non è condivisibile — conclude Ignesti — a fronte di un accordo che non appare equo e per l’irrigidimento di un rapporto con la Fiorentina che non consente alcuno spazio realistico per avere in tempi accettabili per Firenze un nuovo Stadio privato, moderno, confortevole, all’altezza di un grande Club e di una grande città».
STAMATTINA i componenti della commissione sport, insieme all’assessore allo sport Eugenio Giani, incontreranno il vicepresidente della Acf Fiorentina Mario Cognigni, uomo di fiducia di Diego Della Valle, e l’amministratore delegato Sandro Mencucci.