SAVIO, In Germania per cure psicologiche
Esordio in Serie B, nel Brescia, a diciassette anni. Titolare a diciotto, giocatore inamovibile a diciannove. Tutto e subito, la vita di Savio Nsereko funziona così. Nel gennaio del 2009 viene acquistato dal West Ham, Premier League, Inghilterra. Firma un quadriennale e si prende la maglia numero 10. Costo del cartellino: 8,5 milioni di euro. Tutto e subito. Torna in Italia ad agosto, lo compra la Fiorentina che poi, nel gennaio 2010, lo gira in prestito al Bologna: esordio in Serie A, contro la Juventus, il 21 febbraio. Tutto e subito, ma a Savio non basta più.
Nell'ottobre 2010, mentre è in prestito al Monaco 1860, il tedesco (nato in Uganda) si allontana per una settimana, all'improvviso. L'8 settembre scorso sparisce nel nulla dopo aver avvisato il suo attuale club, la Juve Stabia, che non si sarebbe allenato. Via, volatilizzato, scomparso. "Quel giorno ha mandato un sms al nostro allenatore - racconta Clemente Filippi, direttore generale della società campana -. Da quel momento non abbiamo più saputo nulla e ci siamo preoccupati".
La Juve Stabia segnala la scomparsa del ragazzo alla polizia, che nel giro di qualche giorno riesce a trovarlo: "Lo rintracciano in Inghilterra e ci dicono che si tratta di un allontanamento volontario", spiega Filippi. Nel frattempo, si ipotizza di tutto: c'è chi sostiene che si tratti di una sparizione originata da violenza, perché si sarebbe messo nei guai con la criminalità organizzata campana. Gira voce, addirittura, di un possibile sequestro: "Ci ha dato fastidio, perché si associa Castellamare sempre a queste cose - puntualizza il direttore generale della Juve Stabia -. Savio, quando è rientrato, ha portato un certificato medico in cui si evidenziava che il ragazzo avesse bisogno di un periodo di cure".
Problemi di natura psicologica, non guai fisici. Forse, depressione: "Potrebbe essere, ma non è il caso di entrare nei dettagli. Vogliamo rispettare la privacy del giocatore", dice il dg del club. Il tedesco, dunque, torna a Castellamare: è il 27 settembre. Intanto, dall'Inghilterra cominciano ad arrivare i dettagli della sua fuga. Si parla di notti brave nei locali di Londra e di 16 mila euro bruciati, in una sola sera, tra casinò e strip club di Liverpool. "Sinceramente non so, nei dettagli, quanti soldi abbia speso. E' stata una ragazzata, quando è tornato era in compagnia della madre e ha chiesto scusa. Inoltre - continua Filippi -, ha chiesto il permesso di essere curato in una clinica specializzata, in Germania, dove vive la famiglia. Savio adesso si trova nel suo paese".
Per quanto tempo rimarrà in Germania, ancora, non si sa: "Potrebbe essere un giorno, una settimana o qualche mese, non lo sappiamo - spiega il direttore generale Filippi -. Vista la situazione, interessa che risolva i suoi problemi. E' presto per parlare di un futuro da giocatore che, adesso, passa decisamente in secondo piano".