PALERMO, Tre ex con il dente avvelenato
Tre "nemici" da sfidare, da affrontare e — necessariamente — da abbattere. Dice soprattutto questo, la notte palermitana della Fiorentina. Una notte che per 90 minuti metterà a confronto la squadra viola con tre ex "incattiviti" al punto giusto. Tre nemici, appunto, che pur di regalare un dispiacere alla squadra del loro passato sarebbero pronti davvero a tutto. Cominciamo da Fabrizio Miccoli. Dell’attaccante, si dice, che quando gli si presenta davanti una maglia viola, riesce quasi a raddoppiare la sua grinta. La sua forza e appunto la sua cattiveria. Miccoli era arrivato a Firenze (dalla Juventus) in comproprietà, ma quell’accordo sottoscritto da Fabrizio Lucchesi, fu annullato il giugno successivo da Pantaleo Corvino. Basta soldi (tanti per la verità) alla Juve e Miccoli rispedito al mittente. Lui, il giocatore, questo strappo non è mai riuscito a digerirlo trasformando così l’amicizia (e la stima) con Corvino — che fra l’altro era stato il suo talent-scout — in una rivalità tramutata presto in antipatìa. Miccoli, dunque, nemico numero uno della Fiorentina? Sì, ma attenzione a Fabio Liverani che a Palermo è approdato appena da qualche mese, anche lui dopo una traumatica separazione dalla maglia viola. Il centrocampista non ha ancora somatizzato la proposta (da lui considerata leggerissima e quindi mirata ad accelerare la separazione) che Corvino gli fece in vista della scadenza del suo contratto (giugno scorso) e quindi dello svincolo. Liverani se n’è andato sbattendo la porta della società, anzi quella del direttore sportivo viola, dispiaciuto soprattutto di una cosa: rinunciare alla Champions League dopo aver fatto di tutto per conquistarne l’accesso. Nemico della Fiorentina, questa sera, sarà anche Federico Balzaretti, professione difensore. Ma se nel caso di Miccoli e Liverani il problema è stato soprattutto il confronto e il mancato accordo ritrovato con Corvino, per Balzaretti il vero rivale è soprattutto Cesare Prandelli. Questione di feeling (mancato) e di scelte tattiche, fatto sta che mentre a Firenze, il difensore ha trascorso moltissimo tempo fra la panchina e la tribuna, al contrario, una volta sbarcato a Palermo è riuscito a conquistarsi subito una maglia da titolare e a non mollarla più. Sarà in campo anche questa sera, Balzaretti. Motivato e cattivo. Affrontare la Fiorentina, per lui non sarà una partita come le altre.