JUVENTUS, Le proteste per i torti arbitrali

Dondarini è lo stesso arbitro che espulse Bojinov e Delli Carri a Genova dopo pochissimi minuti.
24.02.2008 08:25 di  Leonardo Menicucci   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

«Si è ripetuto quello che è successo a Napoli. Penso che adesso la federazione deve fare una forte presa di coscienza e prendere dei provvedimenti». Usa parole molto dure Cobolli Gigli, presidente della Juventus. Sulla stessa scia anche Claudio Ranieri: «Siamo tutti amareggiati e non solo per i rigori. Si tratta di tutta la partita. È tutta la conduzione che non ci è piaciuta. Siamo sconfortati. I rigori sono la punta dell’iceberg, è tutta la partita...». La società bianconera dopo i rigori inesistenti di Napoli aveva detto che la Juve stava pagando ancora l’effetto Calciopoli e ora?: «Lei è perspicace», ha risposto Ranieri rivolgendosi al giornalista che aveva posto la domanda.
L’attaccante della Reggina Nick Amoruso spiega che il rigore era netto: «Sissoko non mi ha visto, ha tentato la sforbiciata e mi ha dato un calcio. Il rigore c’era tutto. È il primo rigore che ci fischiano non so dopo quanto tempo: anche noi abbiamo subito delle ingiustizie, però il rigore su di me era netto».
Salva la panchina invece Renzo Ulivieri: «Vittoria sofferta. Il risultato può apparire largo ma nel calcio ci sta anche questo».

 

Il primo rigore concesso alla Reggina, che ha deciso una partita dominata dalla Juve nella ripresa, scatenerà un putiferio. Si dirà che ormai la Juve viene perseguitata perchè Dondarini non ha fischiato almeno uno o due penalty per la Juve e poi ne ha dato uno per una sforbiciata di Sissoko su Amoruso, un rigore che forse non c’era, ma che l’ex juventino ha realizzato, dando una preziosa vittoria alla Reggina e negando il pareggio alla Juve, un pareggio meritato.
La Reggina aveva fatto bene nel primo tempo (gol di Brienza), poi è salita in cattedra la Juve (pareggio di Del Piero con paperone di Campagnolo), ma alla fine c’è stato l’epilogo molto discusso con le proteste bianconere, l’espulsione di Zanetti eccetera. Si parlerà molto degli errori di Dondarini, delle sviste e del passato. Peccato.
I bianconeri hanno dovuto lottare a centrocampo contro lo sbarramento amaranto. La posizione di Camoranesi, che spesso si è accentrato e nella ripresa è cresciuto molto, ha dato la possibilità a Modesto di spingersi avanti sulla sinistra, dove Grygera non è riuscito a contenerlo. Così l’esterno di Ulivieri ha messo in mezzo nel primo tempo due o tre palle pericolose che hanno costretto la retroguardia bianconera ad alcuni salvataggi: era andato anche al tiro al 12’ e Belardi aveva dovuto deviare. Al 32’, su un angolo da sinistra, la palla è stata respinta da Sissoko e Cirillo da fuori ha messo in avanti rasoterra dove Brienza (lasciato solo da Chiellini) si è trovato davanti a Belardi e ha messo sulla sua sinistra per un vantaggio che ha mandato in visibilio i tifosi granata.
Poco o nulla sull’altro fronte dove Del Piero si è dato da fare inutilmente: senza Trezeguet e Iaquinta, l’attacco bianconero è apparso inesistente. Anche se Nedved e ha reclamato un rigore per l’abbraccio di Aronica al 41’.
Nella ripresa la Juventus ha dominato, ha pareggiato con Del Piero con un tiro che il bravissimo (in altre circostanze della partita) Campagnolo si è fatto passare sotto la pancia al 26’, ha sfiorato altri gol con tiri di Nedved, Zanetti, Camoranesi: insomma una gragnuola di tiri che i difensori della Reggina e lo stesso portiere amaranto hanno deviato in tutti i modi. Insomma, nella ripresa la Juventus è sembrata in grado di passare, mentre la Reggina ha sofferto ed è sembrata sul punto di crollare. Ci sono stati anche due episodi molto discussi: un fallo di Valdez su Sissoko in area, abbastanza netto, e un mani di Aronica non visto. Poi il colpo di scena: al 46’, in pieno recupero, su un traversone da destra, Sissoko si è librato in rovesciata nella propria area colpendo Amoruso che è andato per colpire di testa. Quando Dondarini ha indicato il dischetto è successo il finimondo, poi lo stesso Amoruso ha battuto sulla destra Belardi e i bianconeri si sono scatenati: Zanetti è stato espulso, altri hanno detto cose non simpatiche a Dondarini. Insomma un finale molto caliente che scatenerà un mare di polemiche.