IDEA LIPPI, Via Toni, dentro Amauri

Il Ct al lavoro su un progetto biennale, rischia anche Cannavaro

Dopo la vittoria non esaltante con la Georgia il tecnico azzurro ribadisce che è vincente chi lavora in prospettiva. Il futuro è Chiellini
12.09.2008 10:28 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno
IDEA LIPPI, Via Toni, dentro Amauri
FirenzeViola.it

La rivoluzione silenziosa di Marcello Lippi ha il volto di Amauri. «Ho parlato con lui, è un giocatore molto forte. Prima di decidere bisogna che faccia i suoi passi», è stato il messaggio del commissario tecnico azzurro all’indomani della vittoria con la Georgia. Quella sul brasiliano in attesa di naturalizzazione è una posizione non definitiva, ma che sorprende - anche all’interno del Club Italia - e apre uno scenario sull’Italia: la Nazionale è uscita dal doppio impegno di Larnaca e Udine con la consapevolezza che del Mondiale non si butta niente, ma il gruppo azzurro va profondamente rinnovato.
 Il mio progetto è di due anni, ha ripetuto in questi giorni di azzurro Lippi, passando da una difesa a spada tratta dei suoi eroi di Berlino alle prime ammissioni: si prendono gol troppo facili, non c’è più la compattezza di due anni fa, è inutile nascondersi che il gruppo «andrà ringiovanito». L’occasione per ribadire il concetto è, paradossalmente, la vittoria dell’Inghilterra: «Capello? Queste sono persone che quando lavorano, lo fanno in prospettiva. Bisogna lasciarle lavorare - dice Lippi senza trattenere un sorriso di compiacimento -. Sono una garanzia di successo».
 Una rapida occhiata al tabellone della qualificazione a Sudafrica 2010, dai pareggi di Argentina e Brasile a quello della Germania in un raggruppamento europeo, conferma l’impressione: «C’è un grande equilibrio nel calcio mondiale». Ma più che alle difficoltà delle altre grandi d’Europa e Sudamerica, Lippi è interessato ai suoi, di problemi. I dieci giorni con la squadra hanno rafforzato nel ct la convinzione di un cambiamento necessario. Zambrotta e Barzagli, Pirlo o Del Piero (al quale Lippi non fornirà alcuna garanzia in chiave mondiale), la lista dei giocatori a rischio in vista dei Mondiali è piuttosto nutrita. E includerebbe perfino Cannavaro, se il peso dell’età (al torneo sudafricano il difensore avrà 37 anni) e le perplessità suscitate dalle due prestazioni non fossero compensate dall’assoluta fiducia del tecnico nel suo capitano e nel suo carisma.


 «I problemi difensivi? Ci sono, ma non riguardano solo il reparto. E’ questione di meccanismi. Certo, due anni son passati per tutti, ora aspettiamo che arrivino i nuovi», ha detto dopo Udine il difensore del Real Madrid. Legrottaglie ha convinto Lippi, ma il futuro in difesa si chiama soprattutto Chiellini. Rossi e Montolivo sono gli altri due obiettivi dichiarati, mentre per Balotelli resta grande cautela. «Tutti i giovani dai 18 ai 40 anni possono sognare la Nazionale», ha ribadito ancora Lippi.
 E’ però un fatto che l’altro problema azzurro è Toni: «Sembra sempre colpa mia: l’unico che ha ancora fiducia in me è Lippi. Ma le critiche contro di me sono solo perchè gioco all’estero», è stato il duro sfogo del centravanti del Bayern, convinto che, se fosse stato in uno dei grandi club italiani, il trattamento sarebbe stato diverso. La fiducia di Lippi è reale, non di facciata, e lo sfogo non ha sorpreso il Ct. Ma è chiaro che Amauri potrebbe insidiare le gerarchie. Insomma, Toni rischia grosso e Lippi ha già scelto il suo erede: Amauri. Sempre che il brasiliano decida di prendere la nazionalità italiana.