FLACHI, Conto alla rovescia
Da tredici anni viene in vacanza in Versilia. E qui ha ritrovato la voglia di pallone, di sudore, di gettarsi ancora nella mischia. Francesco Flachi, talentuoso puntero della Sampdoria è lontano dal calcio ormai da un anno a causa della squalifica per cocaina, e per rinascere ha deciso di staccare con Genova e trasferirsi con la famiglia a Marina di Pietrasanta. Il trentunenne attaccante fiorentino, per mantenersi in forma, ha chiesto e ottenuto ospitalità dal Pietrasanta Marina 1911, squadra che milita nel campionato di Eccellenza. E con questa squadra si allena tutti i giorni, come fosse uno della rosa.
«Ringrazio per l’opportunità che mi hanno dato - dice Francesco - qui mi sono trovato subito bene, sono stato accolto come fossi stato fin dal primo momento come uno di loro e questo anche sotto l’aspetto umano mi ha aiutato molto».
In questa fase Flachi si è... travestito anche da procuratore per far arrivare al Pietramarina Fabian Valtolina, suo ex compagno di squadra ai tempi della Sampdoria con il quale era rimasto in contatto. Valtolina debutterà oggi contro il Lunigiana. «Mi auguro che l’esordio coincida con un successo - dice Flachi - sarò in tribuna a tifare, perchè possano essere conquistare tre punti pesanti per la classifica».
Flachi, stare lontano dalla ribalta del grande calcio deve essere molto difficile.
«E’ vero, spero che tutto possa finire al più presto. Alla fine del mese verrà esaminato un ricorso che ho presentato tramite i miei legali. Voglio che la mia vita, la mia carriera possa tornare come prima».
I tifosi della Sampdoria non ti hanno dimenticato, addirittura vengono a trovarti in comitiva a Marina di Pietrasanta, oltre che inviare messaggi affettuosi sul sito della società con la quale ti alleni.
«Li ringrazio, ma non avevo nessu dubbio che potesse proseguire il nostro rapporto cementato ormai da anni di reciproca stima. Ci siamo aiutati a vicenda in questo difficile periodo».
E la tua Samp? Ti aspettavi qualcosa di più, dopo l’arrivo anche di un elemento importante come Antonio Cassano?
«I punti che la Samp ha in classifica secondo me sono quelli giusti, anche se con un pizzico di fortuna in più potevamo avere qualcosa di più. Mister Mazzarri è molto bravo, inoltre è una persona che mi è stata sempre vicina e per questo lo ringrazio. L’arrivo di Cassano non ha fatto che alzare il tasso tecnico della squadra».
Sembra, tanto per cambiare, il campionato dell’Inter.
«In questo momento è così. Ma non bisogna dimenticare che Mancini ha a disposizione non una ma due squadre visti gli uomini che fanno parte della rosa. Starei però attento alla Roma, che molti sottovalutano, che gioca davvero un gran bel calcio. La Juve, poi, è sempre una grande realtà del nostro calcio».
E del Milan grande in Europa e nel Mondo e piccolo in Italia che cosa pensi?
«Quando ci sono giocatori che hanno nelle gambe 70-80 partite ad alti livelli non sempre si ha la possibilità di trovare la concentrazione giusta. E allora succede che tu possa perdere anche contro delle squadre molto meno attrezzate sul piano tecnico. Se i rossoneri giocassero in campionato con la mentalità della Champions League molte squadra italiane avrebbero difficoltà con il Milan».
Le toscane, con la sola eccezione della Fiorentina, navigano nei bassifondi della classifica.
«I viola di mister Prandelli giocano bene: non hanno più Toni ma hanno trovato soluzioni con un gioco corale che mette in condizione Mutu, Vieri e Pazzini di andare in gol: sono bravi. Livorno e Siena con il cambio di allenatore sono migliorate, ci sono altre squadre più deboli nella corsa salvezza. Dall’Empoli, dopo la conquista della Coppa Uefa, qualcuno si aspettava... forse la Coppa dei Campioni».