FIORENTINA-ROMA, Cronaca di una lezione di calcio
La Fiorentina vola, la Roma affonda. Nello spareggio per il quarto posto, i viola infliggono una durissima lezione ai capitolini: un 4-1 significativo, in quanto elimina una diretta concorrente e mette pressione al Genoa, che nella trasferta di Bologna non potrà ora giocare per due risultati. Verdetto giusto, in forma e sostanza: viola nettamente più presenti nei momenti decisivi della gara. Circa la Roma, facciamo parlare i numeri: 6 punti di ritardo dal quarto posto, 14 reti beccate nelle ultime 5 gare in trasferta, poco altro da aggiungere.
LA TATTICA DI PRANDELLI - Fatto un accenno dei tafferugli del pregara (anche un sasso contro il pullman della Roma), passiamo alla tattica. La cosa più interessante è il modulo della Fiorentina: Prandelli, senza Felipe Melo, opta per la diga davanti alla difesa, formata da Montolivo e Donadel, affidando a tre trequartisti (con Vargas avanzato a sinistra) il compito di sostenere l'unica punta Gilardino. Spalletti speculare: Cassetti fa il centrale accanto a Panucci, Brighi l'incursore alle spalle di Totti.
LA DISTANZA TRA I REPARTI - La Roma va sotto dopo poche fasi di gioco. Vargas conquista palla in mediana, avanza per vie centrali e fulmina Artur con un sinistro dalla media distanza. Nell'occasione, scollegati i reparti giallorossi: sul peruviano, almeno un centrale doveva uscire in chiusura. La Roma ci mette parecchio a reagire: Totti ha qualche lampo di classe ma si muove poco, l'unico convincente è Brighi con i suoi inserimenti per vie centrali. Un paio quasi fruttano il pari: palla fuori in entrambe le circostanze al cospetto di Frey.
BANTI NEL MIRINO - Insomma, meglio la Fiorentina. I viola corrono molto di più. Artur non deve compiere parate mirabolanti, ma ci sono almeno tre circostanze in cui i padroni di casa si lamentano con l'arbitro Banti. Mano di Cassetti su girata di Gilardino (il rigore ci poteva stare), Jovetic dopo un contatto con De Rossi (anche il replay non chiarisce), ancora il montenegrino, il migliore dei suoi, sdraiato dal già ammonito Cassetti (il secondo giallo non sarebbe stato uno scandalo).
LA RAPPRESENTAZIONE DI GILARDINO - La prima metà della ripresa vive sul gran momento di Alberto Gilardino. Cassetti è inadeguato in marcatura, e la punta concretizza una splendida azione sull'asse Jovetic-Semioli con un colpo di testa vincente. Quindi altre due giocate: tocco ravvicinato ribattuto da Artur, ed il tris, con un pregevole esterno destro dopo aver eluso ancora una volta Cassetti. Tra il secondo ed il terzo gol, due episodi importanti: una traversa di Cassetti con un destro dal limite dell'area e soprattutto l'espulsione di Pizarro (12esima stagionale giallorossa), che sotto ammonizione gioca a fare il galletto con Semioli.
IL NAUFRAGIO DELLA ROMA - Nella Roma ormai non funziona più nulla, ed arriva il poker della Fiorentina. Stessa azione del secondo gol: cross di Semioli, colpo di testa di Gilardino, stavolta Artur para ma Gobbi sotto misura non perdona. Insomma, un naufragio per la Roma: salviamo solo il buon impatto sulla gara del 17enne D'Alessandro, una spettacolare rovesciata di Motta neutralizzata da Frey, ed il bel gol di Baptista (gran destro dopo azione personale) quando però non serviva più a nulla.