DI LORENZO, Euro? Speriamo di lottare fino alla fine

24.06.2021 16:51 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
DI LORENZO, Euro? Speriamo di lottare fino alla fine
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Giovanni Di Lorenzo, due giorni prima di Italia-Austria, è intervenuto in conferenza stampa direttamente dal Centro Tecnico Federale di Coverciano. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte da TMW:

Che squadra è l'Austria?
"Alaba è il giocatore per loro più importante. Sono fisici, giocano sopra ritmo, ma ci stiamo preparando bene. Mancano ancora due giorni e arriveremo preparati. Siamo l'Italia, scendiamo in campo per portare a casa la vittoria. Non c'è ansia, c'è solo concentrazione e voglia di giocare questa gara da dentro o fuori".

Più l'Europeo entra nel vivo e più cresce l'ansia?
"Direi di no. E' una partita di calcio, adesso inizia il bello, iniziano le gare da dentro o fuori. C'è la giusta tensione, c'è la concentrazione per affrontare questa partita. Ci stiamo preparando bene. C'è atmosfera, sempre, bellissima".

C'è parecchio Napoli in quest'Italia.
"Siamo in tre, più qualche ex. Se sono qui, è merito del Napoli, dei miei compagni. Mi porto dietro questo apporto ricevuto. Sono contento di rappresentare il Napoli qui".

Cosa pensa del percorso che ha fatto nella sua carriera?
"In questi anni è cambiato tanto, tutto. Mi sono ritrovato senza squadra poi sono stato bravo a non mollare, a crederci sempre, a fare tanti sacrifici. Adesso mi sto godendo questa esperienza. Ci sono stati tanti passaggi importanti in questi cinque anni, ho trovato club che mi hanno fatto crescere. Me la sto godendo alla grande, mi godo l'esperienza dando tutto me stesso".

Il terzino è il suo ruolo ideale?
"Quando vengo chiamato in causa cerco di fare il meglio. La concorrenza è tanta, cerco di mettere in difficoltà il mister per schierarmi. Chiunque giochi si trova alla grande in questa squadra".

Che idea si è fatto sui contagi che continuano a crescere in Inghilterra?
"Non ne abbiamo parlato, ma ho letto anche io dell'aumento di contagi. Pensiamo alla partita, noi siamo qui per giocare".

Qual è il reale valore dell'Italia che ancora non ha affrontato le big?
"Questo Europeo ha dimostrato che non ci sono gare facili. In campo internazionale ogni gara va sudata, va giocata. Veniamo da trenta partite senza sconfitte, non aver incontrato big non mi trova d'accordo. Noi diamo sempre il massimo, cercando di imporre il gioco. Il resto sono solo chiacchiere che si fanno".

In questo Europeo ha fatto vedere di essere veramente veloce.
"I dati lo dimostrano. Anche io non pensavo, non ci faccio molto caso. Però è una cosa che mi fa piacere: Spinazzola è velocissimo, sono contento di essere tra i primi".

Che partita sarà sabato?
"Può darsi che si giochi sulle fasce: loro hanno un giocatore importantissimo come Alaba ma sono tutti da tenere in considerazione, ora studiamo anche i loro ultimi punti deboli".

Chi vede come favorita all'Europeo?
"Ci sono tante Nazionali forti che stanno facendo bene. E' un torneo complicato. Stiamo facendo un percorso bello, importante, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Iniziano le gare da dentro o fuori: Francia e Belgio lotteranno fino alla fine, speriamo di esserci anche noi".

La difesa dell'Italia è un punto di forza di questa squadra.
"Si parla sempre della difesa, parlando con gli attaccanti. Ci stiamo difendendo bene, dobbiamo continuare a farlo. Abbiamo giocatori di grande valore, giocare con questi campioni, è più facile".

Siete sembrati davvero molto sfrontati nelle partite fin qui disputate.
"Dobbiamo avere entusiasmo. Quello delle ultime partite, ma non deve cadere in presunzione, lo abbiamo dimostrato in questo percorso. Non abbiamo mai perso di vista l'obiettivo. Ancora non abbiamo fatto niente, c'è entusiasmo, si respira un'aria positiva".

Come ha accolto la convocazione per l'Europeo?
"Ci speravo, ho sempre continuato a lavorare. Questi sacrifici mi hanno portato fino a qui, a essere in questo gruppo. Sono contento del mio percorso. Devo continuare, non è un punto di arrivo ma di partenza. E' difficile arrivarci ma ancor di più restare e sta a me impormi nel mio club per restare in Nazionale".

Due parole su Ghivizzano, suo paese in fermento?
"Il paese è in fermento. Hanno messo il maxischermo, sono tutti ansiosi, c'è una grande maglia appesa al campanile. La mia famiglia sa cosa penso, lo sa mio fratello Diego (più grande di 4 anni, ndr) che sento sempre: le persone più vicine a me mi hanno aiutato, lui è stato tra questi e lo ringrazierò per sempre. Chi ti vuole bene come lui lo si vede quando a ruota non gira".

Cosa pensa del VAR?
"Si nota in campo internazionale che c'è la tendenza a intervenire meno, solo magari in episodi veramente dubbi. E' meglio, in Italia forse si sta utilizzando troppo. Dovremmo prendere esempio da questo".

Come si trova a Napoli?
"Ci sono da due anni, ma la gente mi ha preso subito in simpatia, mi trovo benissimo, io e la mia famiglia. Stiamo molto bene a Napoli: sono calorosi i tifosi".

Come mai ha il tatuaggio di un gladiatore?
"Come giocatore sono uno che dà tutto, mi rispecchia il fatto di essere grintoso in campo, sempre sul pezzo".

Che significato ha per lei l'azzurro?
"Mia figlia si chiama Azzurra. L'azzurro è stato un colore che tra Empoli, Napoli, l'Italia, mi ha contraddistinto".