D'AGOSTINO, I viola si stanno confermando
A pochi giorni dalla gara più importante per la nostra Nazionale, il centrocampista dell'Udinese Gaetano D'Agostino analizza la situazione della truppa a Coverciano, il momento che sta vivendo il suo club e la sua situazione personale.
Partiamo dalla Nazionale, anche questa volta sei stato convocato dal ct Lippi
"Ogni volta che vengo convocato ringrazio Dio perché questo è sempre stato il mio sogno".
Sabato servirà un punto per qualificarsi matematicamente ai Mondiali
"Se andiamo per fare un punto non partiamo con la giusta mentalità. Dobbiamo avere il giusto atteggiamento di forza, umiltà e compattezza".
Cannavaro quanto mancherà?
"Fabio è un grande giocatore ed è anche il nostro capitano. Non possiamo negare che sia uno dei migliori difensori d'Italia".
Come sta il gruppo della Nazionale visti i problemi di Milan e Juve?
"Il gruppo sta bene e il nostro obiettivo è quello di qualificarci per i Mondiali".
Che clima si respira?
"Come sempre c'è grande armonia, siamo un bel gruppo e dovremo affrontare una gara difficile, ma siamo agguerriti e concentrati per sabato".
Secondo te la squadra potrà risentire della stanchezza per gli impegni europei?
"Io seguo con attenzione il campionato inglese e vedo che vanno a duemila nonostante gli impegni nelle coppe. Anzi, mi sono stupito di Fiorentina-Liverpool, dove i viola hanno corso il doppio degli inglesi. Io posso dire, vivendo questa situazione personalmente lo scorso anno con l'Udinese, che non sono stressanti le partite, ma i viaggi. Per questo motivo arrivano anche tanti infortuni, ma per quanto mi riguarda preferisco le partite agli allenamenti".
In Inghilterra la partita della nazionale inglese sarà trasmessa solo su Internet, cosa ne pensi?
"Onestamente non lo sapevo, ma mi dispiace perché una nazionale è di tutti. Del resto, però, non mi stupisco che ciò possa accadere, siamo una popolazione ormai internetizzata e l'80% delle persone si trovano su Facebook".
Passiamo all'Udinese, quanto brucia la sconfitta con l'Inter?
"Brucia tanto, loro sono una grande squadra e noi dovevamo restare concentrati fino alla fine".
Questa sconfitta peserà su di voi?
"No, lo scorso anno quando abbiamo perso con l'Inter ci siamo lasciati andare e sono arrivati un po' di risultati negativi, ma quest'anno deve servire da stimolo e dobbiamo ripartire dalla buona prestazione fatta".
Che la vostra sia stata una buona prestazione lo dimostra anche la linguaccia di Mourinho
"Sì, evidentemente ci teneva tanto a vincere".
Tra le altre cose a Udine avete anche cambiato modulo
"Sì, mi serve anche per la Nazionale perché lavoro di più in fase di interdizione che di impostazione".
Qualcuno ti paragona anche a Pirlo
"Sono gratificato da questo perché Pirlo è uno dei giocatori più forti al mondo".
Parlando dei tuoi compagni, Di Natale sta passando un grande periodo di forma
"Totò è uno dei nostri punti di forza e speriamo che continui sempre così".
Cosa ne pensi di questo campionato?
"E' bello e combattuto. Si vede la Sampdoria, data da tutti come squadra di mezza classifica, in vetta e fra le prime si stanno confermando Inter, Juve e Fiorentina. Anche l'Udinese, però, sta facendo la sua parte".
A ottobre si parla già di stanchezza, cosa ne pensi?
"Non credo proprio, mi sembra un campionato molto agguerrito ed è bello vedere squadre di media grandezza che lottano per risultati importanti".
Hai qualche rimpianto per non essere arrivato alla Juve?
"E' normale, all'inizio è stata certamente una bella botta. Tuttavia la mia casa è a Udine, i tifosi mi sono stati vicini e questo mi ha aiutato tantissimo. Qui mi alleno bene, gioco e mi sento a posto con la mia coscienza".
Ti vuoi togliere qualche sassolino dalla scarpa ora che la Juve non sta andando bene?
"La Juve è una grande squadra e punta comunque a traguardi importanti".
Come ti spieghi l'arrivo di Melo al tuo posto?
"Sinceramente non me lo spiego, anche perché siamo due giocatori completamente diversi. Non so come riusciranno a coabitare Melo e Sissoko".
Da siciliano cosa pensi di quanto successo nella tua terra?
"Sono stato due anni a Messina e mi spiace tantissimo per quello che è successo. Non mi spiego come possano succedere determinate cose al giorno d'oggi, non è possibile perdere la vita, la propria attività, la propria casa ed i propri cari in questa maniera. Il problema è dato dalle strutture, due anni fa era successa la stessa cosa, ma evidentemente non sono stati presi provvedimenti. Io penso sia meglio prevenire che curare, ma noi italiani siamo fatti così: ci scandalizziamo se succedono certe cose a uomini in vista, e se ne parla per mesi, ma quando succedono queste sciagure ne parliamo solamente nella settimana in cui succedono. Anche parlare di ponte sullo stretto di Messina lo trovo assurdo, bisogna prima partire dalle fondamenta e poi si può pensare a tutto il resto".