Continua la crescita della Fiorentina e arriva il primo punto dell'era Della Valle a San Siro
Una Viola non bella, forse fortunata, ma decisamente pragmatica. Una squadra ormai sempre più specchio del proprio tecnico. Lo stesso che sul campo dei finalisti di Champions League non rinuncia al proprio modulo, al proprio stile di gioco, alla propria filosofia. Ne vien fuori un pareggio che, tralasciando i venti minuti iniziali, la Fiorentina ha ampiamente meritato. Certo, il gol annullato di Kakà e il suo rigore fallito sono due postille fondamentali sullo zero a zero di ieri, ma ciò che più conta, a tre giornate dal termine, e a qualche manciata di punti dalla Coppa Uefa, è la risposta del gruppo agli stimoli di Prandelli. Molte conclusioni e tanta personalità, questa la richiesta del tecnico alla vigilia della trasferta di San Siro. Ebbene, sul campo, i suoi ragazzi lo hanno ascoltato.
Anche se parecchi tiri in porta sono finiti ampiamente larghi rispetto alla porta difesa da Dida, e anche se il centrocampo gigliato, Montolivo e Liverani su tutti, probabilmente dividerà l'intera piazza nel corso di tut a l'estate alla ricerca di nuovi rinforzi e nuovi moduli. Contro i finalisti di Champions, campioni del mondo del calibro di Gattuso e Pirlo, la Fiorentina si è battuta con ordine, intelligenza, lasciando pochi varchi alle folate imprendibili di Kakà. Stesso discorso per Pazzini, la cui azione in avanti è stata limitata da un certo Nesta. Il centravanti viola si è mosso con grande abnegazione e se, nel finale, Kaladze non avesse chiuso all'ultimo minuto probabilmente sarebbe potuto accadere anche l'impensabile. Due trasferte, quelle di Roma e Milano, sulla carta proibitive, ma dalle quali la Fiorentina esce con il prezioso e ricco bottino di quattro punti. Un bel risultato da aggiungere nella collezione di un campionato straordinario, e la certezza che, comunque, la squadra, e il progetto che le ruota intorno, continua a crescere. E non è un caso, allora, se in questa straordinaria stagione siano arrivati anche i primi punti dell'era Della Valle allo stadio "Meazza" di Milano.