DINI A RFV, Sentenza Juve: ecco come ha deciso la CAF

01.02.2023 17:13 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
DINI A RFV, Sentenza Juve: ecco come ha deciso la CAF
FirenzeViola.it

L'avvocato ed agente sportivo Giulio Dini, in compagnia di Tommaso Loreto, ha parlato nel corso di Scanner, trasmissione su Radio FirenzeViola, della sentenza che ha riguardato la Juventus: "Avevamo colto quali erano gli aspetti, cioè gli elementi tecnici sui quali il Caf ha basato il convincimento che ha portato alle sanzioni". 

Le tappe? "Dopo il primo filone di indagine della Procura di Torino gli atti sono stati trasferiti alla Procura federale che ha chiesto il deferimento ma dal Tribunale è arrivato il proscioglimento perché non c'era un criterio univoco per determinare il valore del giocatore per giungere ad una condanna e a deferimenti. La Corte di Appello varia questo concetto e lo sposta dall'aleatorietà. Si dice che non esistendo una norma di riferimento si fa fatica e se anche alcune operazioni sono sospette non si può chiedere la condanna e comminare le sanzioni. Siamo a cavallo tra insufficienza di prova e il non aver commesso il fatto".

Nel particolare Dini spiega ancora: "La Caf scrive infatti che il Tribunale federale scriveva che solo alcuni operazioni presentavano le caratteristiche di fittizietà ma che era un problema che non potevano risolvere in assenza di riferimenti. "Non esiste una norma per la valutazione all'interno del regolamento federale" si legge ma la Caf dice che non è il criterio ma il fatto che tu lo facessi in maniera truffaldina e poi sei società quotata in borsa e come tale ti devi conformare all'ordinamento civilistico-penale, nel senso che la valutazione dei beni esiste sempre. Alla base della variazione della sentenza c'è che il materiale è sufficiente, non è la valutazione della plusvalenza in sé stessa, quanto il sistema sottostante e la Caf ha inteso così punire il cd disegno criminoso". 



Valutazione politica? "Certo, si capisce dalle parole del presidente della Lega e di altre istituzioni, La Juventus è un volano di interessi grande di cui tutti i partecipanti al sistema attingono. Non è un problema solo della Juventus insomma, c'è una ricaduta anche sul calcio italiano, sia dal punto di vista delle riforme che si vogliono introdurre, sia per il peso della Juve nell'economia sportiva".

Perché 15 punti? "Con l'indeterminatezza del criterio la Corte ha fondato la decisione sui principi di lealtà, equità e degli altri dell'articolo 4 della giustizia sportiva. Qui non abbiamo sanzioni precise però e qui la Juve può lavorare bene" .

Perché solo la Juve? "La Corte si fonda sul materiale, dalla documentazione alle intercettazioni, che dà valore probatorio al fatto che dai vertice estremo ai più bassi tutti erano a conoscenza, a volte anche contrari, a questo sistema. Se rimane un filone plusvalenze da discutere resta poi quello degli stipendi che ha dati oggettivi, poi c'è il famoso libro nero di Paratici. Poi, certo, c'è bisogno di una riforma e di fissare termini rigorosi per il funzionamento della giustizia sportiva visto anche il valore economico".