CASO A RFV, Assurdo pescare giocatori all'estero
Ha parlato così ai microfoni di Radio FirenzeViola, l'ex calciatore della Fiorentina, Domenico Caso che ha ricordato così la gara disputata nella stagione 75/76 con la maglia viola contro il Besiktas in Coppa Uefa: "Della partita con il Besiktas ho un ricordo molto piacevole, una doppietta contro di loro non è da tutti i giorni. Sicuramente non era forte come la squadra di adesso, però fa sempre piacere. Mi ricordo che avevamo giocato molto bene e vinto meritatamente. Quella Fiorentina era una squadra dove la maggior parte dei giocatori veniva dalle giovanili. Il presidente Ugolini era bravissimo, anche se non capiva tantissimo di calcio, non sono riusciti a plasmare giocatori e a portarli in alto. Comunque meglio lui di altri presidenti di oggi, almeno non ha fatto casini. Era una Fiorentina spettacolare, acquistava molte simpatie da tutta Italia, perché era una squadra di giovani. L’Atalanta sta dimostrando che questo lavoro si può fare anche oggi".
Cosa pensa della Fiorentina di oggi?
"Fino a poco tempo fa non c'era la finalizzazione, la concretezza. Aver battuto il Milan ha dato morale e la vittoria contro il Verona ha fatto uscire la viola dalle zone basse. Riguardo a questo ostacolo in Conference, penso che se la Fiorentina gioca come nell'ultimo periodo riuscirà a passare il turno, anche se le partite vanno giocate. Bravo Italiano che ha insistito sulle sue idee di calcio. Speriamo che l’entusiasmo delle coppe lo possa portare in alto".
E' il caso di tornare alle origini e lavorare nel proprio territorio, anche per le giovanili?
"Credo che andare in giro all'estero senza guardare il proprio orto è la cosa più blasfema che possiamo fare. Ripeto guarda l’Atalanta, anche ora ha tirato fuori Scalvini e adesso lo vuole mezza Europa. Purtroppo il calcio è cambiato, una volta il calcio era più bello e più facile scovare nuovi talenti italiani. I giocatori prima venivano visti dal vivo, ora invece dai video o da internet".
La Roma anche sta facendo un buon circuito con i giovani italiani.
"La Roma ha Frattesi, giocatore importante nel Sassuolo che l'Empoli non ha voluto. L'Empoli anche è una dimostrazione: Parisi, Baldanzi, Vicario, che per me è il portiere più forte della Serie A. È inutile andare a prendere calciatori dall'altra parte del mondo. Mi sembra assurdo se c'è Vicario nell'Empoli, io me lo prendo dopo una stagione, non aspetto così tanto".
Mandragora, Amrabat e Barak. Pensa che Italiano abbia trovato il centrocampo titolare?
"Mi piace soprattutto Amrabat, avevo sentito che lo volevano vendere. Lui è un giocatore assurdo, ha uno strapotere fisico, l'allenatore gli deve mettere un giocatore tattico affianco come Mandragora. Lo paragono a Tonali del Milan. Barak è cresciuto molto, ma anche nel Verona aveva già dimostrato. Anche Rahmani aveva dimostrato al Verona giocando con Gunter, Lazovic è fortissimo, fa su e giù, nonostante ciò si va a cercare fuori dall'Italia".
Qual è la sua idea di costruzione di una squadra?
"Bisogna essere bravi anche a crederci nei giocatori, Il Napoli è la dimostrazione. La squadra si costruisce con campioni non campioni, gente umile con personalità. Il Napoli ha preso Kvarastkhelia, che è stato scartato dalla Juve, Rahmani e Kim, che ricordo hanno dovuto sostituire Koulibaly, che per me era un difensore fortissimo. Bisogna arrivarci prima degli altri, la Fiorentina non si può far sfuggire Vicario che gioca all'Empoli, vicino Firenze. Dopo un mese già lo deve sapere che lì c'è un portiere fortissimo".